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lunedì 13 giugno 2011

Tea time





















Tea Time
di Valeria Vicentini

La vita quotidiana è sempre più frenetica, veloce, tra lavoro e impegni vari ci sembra di non avere nemmeno il tempo per farci da mangiare, figuriamoci per prepararci una buona tazza di tè!
E così mentre da un lato ci preoccupiamo sempre di più della nostra salute, dall'altro mangiamo cibi pronti, beviamo bibite confezionate e preferiamo il tè in bustina, in bottiglia o solubile nella convinzione che il tempo impiegato per preparare le cose sia tempo perso.
Invece, dedicarsi con amore alla preparazione di ciò che mangiamo e beviamo è il primo passo verso il benessere del corpo e della psiche. Una leggenda araba dice che Allah bevve caffè durante la creazione del mondo, bevve vino quando cacciò Adamo ed Eva dal paradiso terrestre e bevve tè il settimo giorno, per riposarsi.
Il tè infatti è un'ideale compagno di meditazione: va preparato con cura e va sorbito lentamente mentre ci avvolge con i suoi profumi e aromi; allora si che diventa una bevanda salutare che coccola il nostro Io, lo rilassa e lo compiace preparando l'organismo ad accogliere le sue numerose proprietà benefiche.
Mens sana in corpore sano dicevano gli antichi, e se il tempo che dedichiamo a noi stessi quando ci prepariamo una buona tazza di tè aiuta il benessere della mente, la caffeina, i tannini, i sali minerali e i polifenoli presenti nel tè si occuperanno più facilmente della cura del nostro corpo.
Il tannino ad esempio ha proprietà antisettiche e calmanti che agiscono in particolare sullo stomaco e sull'intestino. La caffeina, a torto uno dei più denigrati componenti del tè, stimola il Sistema Nervoso Centrale, migliorando l'umore, aumentando le capacità di concentrazione, diminuendo il senso di fatica e stimolando la risposta motoria. Inoltre, influisce sulla circolazione del sangue aumentando la pressione arteriosa, stimolando l'attività dei reni e rilassando la muscolatura liscia, in particolare dei bronchi, producendo così un azione antiasmatica e sedativa della tosse.
Il tè verde poi non essendo fermentato mantiene tutta la ricchezza di vitamine presenti nelle foglie, in particolare quelle del gruppo B che sono utili per la produzione di energia e regolano il metabolismo cellulare, e quelle dei gruppi C ed E che svolgono attività antiossidanti, controllano il colesterolo e rallentano gli effetti dell'invecchiamento. Inoltre è ricco di sali minerali tra cui fluoro, calcio, potassio, magnesio, ferro, fosforo e zinco in quantità tali da rendere il tè un buon supporto nella prevenzione della carie, della placca e delle infezioni batteriche, oltre che un rafforzante dello smalto dentale e della densità ossea in generale. Ma il cuore dei principi attivi del tè verde sono i polifenoli, i potenti antiossidanti che gli hanno fatto conquistare nei secoli l'appellativo di elisir di lunga vita: questi agenti aiutano l'organismo a resistere a diverse patologie legate all'invecchiamento cellulare e cutaneo, come il cancro, l'aterosclerosi, l'Alzheimer e il Parkinson; inoltre i polifenoli hanno effetti benefici sul sistema cardiovascolare, migliorano la circolazione e la salute del cuore, aiutano a regolare l'attività dell'insulina e a bruciare i grassi corporei.
Insomma in queste piccole foglioline è racchiusa un'enorme ricchezza per il nostro organismo, è un peccato rinunciare a tutto questo solo in nome della comodità: quindi meglio organizzarsi con un piccolo thermos e portarsi al lavoro il tè fatto in casa piuttosto che bere quello solubile dalla macchinetta, e ora che arriva l'estate è molto più vantaggioso (anche economicamente) prepararsi da soli il tè freddo invece di acquistare quello in bottiglia. E se proprio la caffeina ci dà qualche problema invece di bere un tè deteinato, che nel processo ha perso tutte le sue proprietà, meglio provare un tè verde (povero di caffeina) oppure sperimentare infusi di altre erbe come il Rooibos ad esempio, che è completamente privo di caffeina ma ricco di principi benefici.

Come fare un buon tè freddo

Per fare il tè freddo in casa non è per forza necessario farlo caldo e aspettare che si raffreddi, ma si possono mettere le foglie o i filtri in infusione direttamente in acqua fredda e lasciarli riposare in frigo per almeno un paio d'ore, con la sola accortezza di aumentare un pò le dosi ( ad esempio in un litro d'acqua si possono mettere anche 5-6 bustine vale a dire 10-12 grammi di tè) . Tuttavia se la voglia di tè freddo ci prende all'improvviso e non eravamo preparati c'è un metodo a mio avviso molto efficace e dagli ottimi risultati, che può essere applicato anche nei bar: il tè shakerato. Bisogna fare un tè caldo molto concentrato, utilizzando ad esempio 2-3 bustine per una tazza di acqua. Dopo averlo lasciato in infusione 5 minuti si versa metà della tazza (o un terzo in base ai gusti) in uno shaker con del ghiaccio aggiungendo zucchero a piacere, si scuote fino a che il ghiaccio si è sciolto e poi si versa nel bicchiere, magari guarnendo con una fettina di limone o delle foglioline di menta. Il concentrato rimasto può essere conservato in frigo per un giorno e utilizzato al bisogno di modo da avere un tè dal gusto sempre fresco. In alternativa si può versare l'intera tazza in una bottiglia o in una caraffa aggiungere acqua fredda, ghiaccio ed eventualmente zucchero, mescolare e servire. Questa procedura può
essere usata con tutti i tipi di tè, classici e aromatizzati e anche con altri infusi.
Vedrete che non solo il vostro organismo troverà maggiore giovamento, ma anche il vostro portafoglio!

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