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mercoledì 5 gennaio 2011

Shoppers biodegradabili dal 1° gennaio 2011












Dal primo gennaio 2011 obbligatoria la produzione di borsette biodegradabili






“Ci vogliono almeno 200 anni per decomporre le buste di plastica ed è importante la decisione di non perdere ancora tempo prezioso e farle uscire al più presto dal mercato come è già stato fatto in altri Paesi”. È quanto afferma la Coldiretti nell’esprimere apprezzamento per la decisione del Consiglio dei Ministri di confermare lo stop all'utilizzato dei sacchetti di plastica dal 1° gennaio 2011, senza proroghe. “Gli italiani - precisa la Coldiretti - sono tra i massimi utilizzatori in Europa di shoppers in plastica con un consumo medio annuale di 300 sacchetti a testa. In Italia arriva un quarto dei 100 miliardi di pezzi consumati in Europa dove vengono importati per la maggioranza da paesi asiatici come la Cina, Thailandia e Malesia. Il 28% di questi sacchetti diventa rifiuto e va ad inquinare l’ambiente in modo pressoché permanente poiché occorrono almeno 200 anni per decomporli”. Il problema non si limita a quello che si vede tra i rifiuti delle città, ma occorre pensare, per esempio, a quello che accade nei fiumi italiani e più in generale del mondo, quando le sponde ad ogni piena si trasformano in vere discariche; oppure alle isole di plastica degli oceani dove per un gioco di correnti si accumulano quantità enormi di rifiuti plastici galleggianti che quando si degradano avvelenano le catene alimentari, uccidendo migliaia di animali e soffocando gli organismi sul fondo dei mari. Sulla terraferma spesso i rifiuti di plastica sono bruciati e ciò comporta l’emissione di sostanze clima-alteranti come l’anidride carbonica e inquinanti come le diossine, composti pericolosissimi per la salute dell’uomo e dell’ambiente. Inoltre, l’inquinamento derivante dai sacchetti non è legato solo allo smaltimento, ma anche alla produzione. Si stima, infatti, che per produrne 200 mila tonnellate vengano bruciate 430 mila tonnellate di petrolio. “Con mezzo chilo di mais e un chilo di olio di girasole - precisa la Coldiretti - è possibile produrre circa 100 bustine di bioplastica non inquinante (bio shopper). Nei mercati e nei punti vendita degli agricoltori di Campagna Amica sono molteplici le iniziative per favorire questo passaggio come i progetti “Porta la Sporta” e “Compostiamoci meglio” (vedi sul portale www.campagnamica.it nella sezione stili sostenibili). La Coldiretti di Rovigo ha ideato e messo a disposizione dei frequentatori dei mercati di Campagna amica, una capiente borsa riutilizzabile con i loghi “Punto campagna amica” e “Coldiretti 100% solo prodotti agricoli italiani”. Una shopper in vero cotone naturale con grammatura di 250 grammi al metro quadro: praticamente indistruttibile e non paragonabile alle leggere borse di iuta che si trovano comunemente in vendita”.

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