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martedì 15 febbraio 2011

Amore e sessualità

















Amore e sessualità
Dott.ssa Stella de Chino - fisioterapista
info@stelladechino.net



Il sesso senza amore è un’esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote è una delle migliori. Woody Allen
Quale uomo non si troverebbe d’accordo con questa frase?
Le donne invece avrebbero qualche resistenza.
Ma quando in una donna si fa strada la certezza di non aver vissuto pienamente la propria sessualità il rischio di rottura di un rapporto anche lungo è altissimo
E’ con questa consapevolezza che molte donne verso i 40 anni vanno in crisi.
Una vita passata a considerare il sesso come qualcosa di poco importante, di secondario all’amore e improvvisamente si scopre di non conoscersi.

“ Quando una donna ti chiede cosa le sta succedendo, vuol dire che è già successo con un altro”. Roberto Gervaso
Reduci spesso di “un unico amore” adolescenziale, sposate senza aver fatto molte altre esperienze, le donne si pongono, nel mezzo dal cammin della loro vita, (che per i cinesi corrisponde alla massima potenza sessuale femminile) domande molto profonde sulla sessualità e sull’amore.
Alcune di queste domande sono:
“Ma l’orgasmo…cos’è?”
“Posso darmi piacere da sola?”
“Perché non sento la mia vagina e il mio clitoride si?”
“Perché il mio clitoride è ipersensibile?”
“Ho orgasmi notturni ma non riesco a raggiungerli con il mio partner…”
“Dipende da me o da lui?”….
Intuire che la sessualità non è di minor valore dell’amore e che un’amore senza corpo non è amore può davvero minare una relazione ma è espressione di un grande balzo di consapevolezza nel proprio percorso personale.
Io accolgo con gioia questi risvegli e per quello che mi è possibile accompagno nel percorso di scoperta.
A volte in questo percorso un ruolo importante lo gioca un nuovo amore…una persona che improvvisamente risveglia quella sessualità che era assopita sotto la cenere di una relazione senza passione.
"Mi sa che il vero uomo è un pò come l'apparizione di un UFO, tutte un pò ci credono, tutte un pò ne parlano, ma nessuna giurerebbe davvero di averlo visto." Luciana Litizzetto
Luciana Litizzetto rappresenta l’archetipo di un femminile disilluso, che ironicamente “accetta” i limiti di un maschile mai sufficientemente “adeguato” ai bisogni sessuali ed affettivi di una donna matura.
Spesso “la fuga” del cinquantenne verso la donna molto più giovane nasconde la paura verso l’essere complesso che si ha davanti a sé.
Ma cosa cerca una donna nel sesso? Dagli scritti delle donne che partecipano ai miei corsi emerge spesso un forte bisogno di “sensualità”, di carezze diffuse in tutto il corpo, di baci lenti, di mani esperte e attente. La donna cerca nel maschio quella qualità tanto cara ai taoisti che è la presenza, per poter sperimentare poi l’essenza femminile, cioè l’abbandono.
Come posso lasciarmi andare se non sento nel mio patner la capacità di accogliermi?..come posso staccare il cervello se sento fretta, ansia e agitazione?
Frasi tipo “gli dico spesso che i miei capezzoli non sono le manopole di una radio!” mi fanno sorridere ma mi intristiscono anche.
La presenza maschile richiede che il lavoro rimanga fuori dalla porta della camera da letto e che si sia disposti a “sentire” il corpo della compagna nella sua totalità. Richiede l’abbandono degli stereotipi pornografici per andare alla scoperta del proprio “personale stile di contatto”.
Quante donne sognano un uomo che le messaggi…che le accarezzi ovunque senza fretta?
Ogni donna ha una sua “velocità di eccitazione” e aria fuoco e terra.
Una donna di natura fuoco si accende in fretta, è un po’ come un turbo e cerca un uomo che tenga il suo ritmo.
Una donna di natura “terra” è sensuale e lenta…cerca seduzione, sfioramenti e carezze e raggiunge il piacere molto lentamente..Ama il dopo orgasmo e resterebbe a letto a lungo.
Una donna aria viene attratta nei pensieri e sedotta mentalmente prima che fisicamente.
Ha bisogno di sentirsi affine nel dialogo e nella visione del mondo e delle cose per poter percepire il richiamo della foresta.
Ma ogni donna poi è tutte e nessuna delle precedenti nature…Universo complesso e affascinate per chi voglia smettere di vederla solo come “gnocca”.
Il vero uomo è quello che non direbbe mai “me la dai?” ma che vuole TE tutta intera, non un pezzo di te.
E’ quello che ti guarda negli occhi e entra dentro di te prima da li.
Un’ utopia?
Assolutamente no…semplicemente un uomo in cammino, non ancorato a schemi sicuri di seduzione ma sempre disponibile al cambiamento perchè anche se ama un'unica donna è consapevole che non è mai la stessa, muta e si trasforma continuamente e la sessualità con lei si evolve.
Un vero uomo non rifiuta il cambiamento, non è statico,ma si rinnova.Luciana…anche gli UFO prima o poi, atterrano. Te lo assicuro!

"Legare l’amore al sesso è stata una delle trovate più bizzarre del Creatore." Milan Kundera
E’ bizzarro si pensare che sesso e amore debbano prima o poi connettersi poiché nel nostro immaginario si associa la sessualità a qualcosa di estremamente carnale e animalesco.
Se da un lato le prime esperienze sessuali sono spesso vissute come scoperta e scarica di energia in esubero man mano che la persona si evolve e matura il desiderio di vivere il sesso come ponte per esperienze più profonde si fa maggiore.
Molte sono le donne che venute a cercarmi per una problematica uroginecologica chiedono poi quelle cose che non hanno mai avuto modo di chiedere a nessuno.
Se il maschile tende spesso ad accontentarsi il femminile è più inquieto e chiede, chiede insistentemente: ma si può “sentire di più”? Si può coinvolgersi in modo diverso?
Legare sesso e amore è bizzarro perché il sesso ci è sempre stato presentato come qualcosa di “sporco” o molto simile al mangiare: fatto per soddisfare bassi appetiti.
Eppure nella culture orientali la sessualità è strumento per accedere al sacro.
Forse è il nostro concetto di Amore che va cambiato. Amore non come platonico affetto, come rispetto e dedizione..o almeno non solo questo.
Amore come legame profondo che non vuole barriere…teso alla continua reciproca scoperta.
Amore come anelito di simbiosi momentanea dove da due si diventa UNO.
Sessualità come INCONTRO DI ANIME E DI CORPI. Sessualità come occasione per levarci la maschera e mostrarci per quello che siamo davvero: nudi, dentro e fuori.
E nell’incontro con l’altro incontrare anche i nostri bisogni, le nostre paure e pudori.
Può esserci sesso senza amore certo. Anche del buon sesso. Dell’ottimo sesso.
Ma deve comunque crearsi INTIMITA’… e se ci crea…anche se non vogliamo ammetterlo una forma d’amore c’è perché permettiamo all’altro di entrare dentro di noi, nel nostro profondo, in quella sfera che condividiamo solo con noi stessi.

"Amore è stare svegli tutta la notte con un bambino malato. O con un adulto molto in salute." David Frost
Alla fine di questo piccolo viaggio qualche suggerimento per una sessualità amorosa più completa.
La vita inizia e finisce con un respiro…perché fare l’amore in apenea? Ricordiamoci che se si porta più consapevolezza al respiro si sente molto di più e si pensa molto di meno.
La lentezza aumenta le percezioni: gli stereotipi pornografici non corrispondono molto alla fisiologia umana……più lentamente si tocca e più profondo è il godimento.
L’eiaculazione precoce sembra associata alla masturbazione turbo appresa in adolescenza per non farsi scoprire: investi in salute, godi lentamente.
I preliminari non sono mai troppi: quando ‘è confidenza si tende a saltarli. Ma la vagina reagisce all’eccitazione modificandosi e allungandosi, predisponendosi al rapporto. Quante donne con problematiche anche lievi (prolasso, infiammazioni vulvari), potrebbero godere comunque se solo il patner avesse queste piccole attenzioni?
Le zone erogene sono diffuse: esploriamole con fantasia. C’è una così scarsa conoscenza del corpo nella nostra società che si finisce con il toccare i soliti tre punti. Prendiamo dell’olio da massaggio e proviamo a toccare ed esplorare TUTTO il corpo. Variamo “gli stili di tocco”: lento, veloce, superficiale, profondo.
Venire è un verbo orribile, dovendosi riferire a un momento estatico. Edmund Wilson
Concludiamo parlando di orgasmo. La frase che ho citato è davvero bella.La parola venire non rende le percezioni che un orgasmo veicola.
L’orgasmo infatti può avere diversi livelli di intensità a seconda del grado di coinvolgimento e di consapevolezza corporea.
Si può percepire solo a livello genitale.O può coinvolgere tutto l’essere della persona portando a stati estatici.
Orgasmo di valle o orgasmo multiplo sono le espressioni che definiscono quello stato di profonda beatitudine e di piacere senza picchi ma continuo che si raggiunge facendo l’amore a lungo, coinvolgendosi, respirando, nella lentezza, insomma con quelle caratteristiche di cui abbiamo parlato prima.
Orgasmo utero annessiale per la donna significa piacere che si prolunga fino all’ultero e lascia un senso di profonda gratitudine verso il compagno e appagamento duraturo.
Orgasmo solo clitorideo descrive un piacere più superficiale simile all’orgasmo solo genitale maschile. Soddisfa momentaneamente ma dopo un po’…si ha di nuovo fame.
Riconoscere e comprendere la qualità del piacere è una bella sfida perle coppie che desiderano amarsi non solo a San Valentino.
Consiglio a tutti la lettura di un meraviglioso libro di Jacopo Fò, La scopata galattica. Non è quello che può sembrare, ma illumina menti corpi e cuori sulla connessione profonda che c’è fra Sesso e amore.
Buon San Valentino!!!!



Prossime Iniziative in programma:
Maschio e femmina li creò: la percezione dell’area pelvica per il benessere sessuale e uro genitale. Stage di 4 ore domenica 20 febbraio, dalle 9 alle 13. Necessaria iscrizione. Aperto anche ai maschietti!

Corso Perineo e sessualità: viaggio attraverso i 4 elementi. Percorso di consapevolezza corporea al femminile attraverso la danza e la voce. Inizio martedì 22 febbraio dalle 19 alle 20.30. Necessaria iscrizione.

Camera con vista























AmoreMente
Max Cipelletti
massimo.cipelletti@email.it



Lo si cita ogni giorno in infinite situazioni, le più svariate ed improbabili: il principe dei sentimenti. Forse sempre più inflazionato quanto bistrattato dalle occasioni che lo chiamano in causa come sublime protagonista e poi lo riducono ad un misero partecipante.
L’amore mantiene in vita il mondo ma non sempre lo muove giacché a farlo sono frequentemente i suoi antagonisti più brutali. Cosa sarebbe una poesia senza di lui?, quante canzoni ruotano attorno ad esso?, e se dovessimo elencare i film che gravitano sull’amore? Primo attore indiscusso ed oggetto di studio da sempre, poiché generatore di comune curiosità ed interesse.
Eppure ogni volta si manifesti riesce a sorprendere, a stravolgere la quotidianità, lasciando traccia indelebile in ciò che diverrà il nostro passato, e facendoci dimenticare del futuro. Galvanizza sul presente come se il resto divenisse accessorio, o, meglio ancora, inesistente. Qualcuno addirittura asserisce che l’amore serve per poter accettare la nostra mortalità, in quanto avendolo vissuto ci consente di essere sereni nei confronti della conclusione della vita terrena. Pensiamo che potenza esso può avere.
Talora crea delle problematiche, anche enormi: di sofferenza, di stravolgimento degli equilibri vitali, ed anche economici; ma nonostante tutto questo e molto di più, la maggior parte delle persone lo ricerca sempre, spera di esserne colto per vivere forti emozioni che solo lui può donare.
Quello che la nostra società compie nei confronti del più nobile dei sentimenti è, però, uno sgarbo, dacché viene sempre più ostentato, esplicitato ed esternato, quando la sua natura sarebbe afferente alla sfera della privatezza. Basti pensare all’abuso che se ne fa nel mondo del gossip, dove viene annunciato e sbattuto in prima pagina, soprattutto quando presunto; lo si svilisce facendolo divenire protagonista di aneddoti dove nessuna è l’attinenza. Troppo frequentemente snaturato anche in televisione, solo usato a fini di audience; travisando la sua essenza e diffondendo un’interpretazione viziata che non fa onore alla potenza di questo sentimento.
Molteplici sono le sue forme espressive ed i contesti ove si manifesta, ogni volta con effetto unicità e nuovo fascino: al di là che sia una realtà collettiva o individuale. E ognuno di noi può apportare qualcosa di inedito ed originale che va ad impreziosire il suo valore, esaltandolo sempre di più, come fosse una spirale che si autoalimenta.
Tutti trattano l’amore: i poveri, la chiesa, gli orientali, i ricchi, la politica, gli intellettuali, gli occidentali. Tutti lo attraversano, lo vivono, ci aspirano; almeno qualche volta nella propria vita. L’esperanto dei sentimenti, ma assai più diffuso. Tutti se ne illudono ma sempre meno lo rispettano.

Amore e mente


















Eros e Psiche polarità della dimensione mitica dell’amore


antonia.murgo
psicologa e psicoterapeuta specializzata in psicosomatica- istituto Riza di Milano
Riceve a Padova
338 4264513


Georges Bataille, in una delle sue opere magistrali, L’erotismo(1969),esordisce in questo modo:
L’erotismo si può dire,innanzitutto,che esso è l’approvazione della vita dentro la morte […] ciò che differenzia la semplice attività sessuale dall’erotismo è una ricerca psicologica indipendente dal fine naturale insito nella riproduzione…
Eros è la personificazione della forza irresistibile che spinge gli esseri umani l’uno verso l’altro.
Ed è come ci ricorda Platone nel – Convito-,un possente demone intermediario tra la natura della divinità e quella dell’uomo mortale, capace di colmare il distacco fra l’una e l’altra.

Il concetto di polarizzazione è espresso in molti miti,fra questi in modo più efficace nel mito che in origine l’uomo e la donna erano un unico essere,che furono tagliati a metà,e da allora ogni
maschio è alla ricerca della parte femminile di se stesso, in modo da potersi riunire con essa.
Nella favola di Apuleio,questo mito viene approfondito, dando origine ad un racconto
di inesauribile ricchezza simbolica.
Eros e Psiche, i protagonisti della favola di Apuleio appartengono a mondi totalmente diversi , le
loro identità sono differenti , il loro destino è diverso.Infatti Eros appartiene al mondo degli dei, Psiche al mondo degli umani, eppure Eros per certe sue debolezze ci appare più simile ad un uomo che ad un Dio,Psiche dal canto suo, possiede una bellezza talmente straordinaria da venir assimilata ad una Dea a tal punto, da diventare oggetto di culto e di venerazione.
Apuleio ci presenta dei personaggi che sebbene riconoscibili nei ruoli prestabiliti, contengono i semi di una contaminazione dell’altro,che li destinerà a ri-trovare una nuova identità.
Il narratore pone le basi per un racconto che non si limita al fatto in sé, ma utilizza il mito per dialogare con l’inconscio dell’uomo che in esso si riflette.

In effetti Eros e Psiche non sono altro che polarità,due differenti metà della stessa unità ,unità partecipe di ogni essere umano e ciò che si rappresenta all’interno di queste due immagini è il racconto di un processo di riunificazione possibile solo con l’amore. Ciò che la ragione coglie come dissonante,l’amore porta a compimento.
Ed è appunto l’amore con la sua cieca indifferenza alle convenzioni, a sovvertire il senso banale della vita e ad invitarci ,con la straordinaria energia sovvertitrice di ogni ordine dato, ad approdare,ad altro da quello che siamo, per giungere al nostro –essere- più autentico.
Amare significa ,allora, ri-trovare la propria identità ovvero chi ama sperimenta sempre se stesso nell’amore.
Eros e Psiche si desiderano, nel buio della loro inconsapevolezza.
Psiche condannata a vivere in un paradiso allucinato di voci ed Eros incapace di separarsi dal fanciullo che è.
Ciò che sanno di loro è il già dato. Essi vivono divisi ed inconsapevoli,in un tempo ed uno spazio separato. Desiderano l’amore proteggendo le loro identità.
Ma in Psiche si fa strada il desiderio di scoprire l’arcano,perchè l’amore, per essere vissuto,chiede
di poter accedere all’identità dell’altro,non ammette nascondigli, bensì spoliazioni.
Afferma Platone nel Simposio:La nostra natura antica era cosìfatta e noi eravamo intesi alla brama e all’insegnamento della interezza ; orbene a questa tensione tocca il nome di Amore.
Psiche inizia questo cammino di conoscenza, come hanno inizio tutti i percorsi di
conoscenza:disobbedisce. Non sta alle regole.
Svelando a se stessa il mistero compie l’unico atto che le permetterà di aprirsi all’amore rompe il patto e accede così all’identità dell’altro,( e così facendo alla propria).
Perde se stessa,o quello che era stata fino a quel momento ed inizia un percorso di ricerca non di ciò che ha perduto bensì di ciò che non sa di sé.”Nella mia esitazione c’è il dramma di ogni trascendenza che consiste nel sapere qualcosa di sé per dono dell’altro”.-(Galimberti,1983)
Passione è patire l’altro,è soffrire la possibilità che il trascendermi(il mio divenire) dipenda dalla libertà dell’altro.
Psiche compie quello che, in termini analitici, si definisce un percorso di individuazione e giunge all’amore non più da essere amato ma da essere in grado di amare.
E.Fromm-Nell’Arte di Amare-(1956) “Ogni tentativo d’amare è destinato a fallire se non si cerca di sviluppare più attivamente la propria personalità;…che la soddisfazione nell’amore individuale, non può essere raggiunto senza la capacità di amare il prossimo con umiltà, fede e coraggio. Senza
queste virtù è impossibile amare veramente.”
Allora Psiche si metterà in cammino per ricongiungersi ad Eros e sarà pronta per affrontare le
difficili prove che incontrerà sul suo cammino, con coraggio umiltà e determinazione.
Afferma M.Esther Harding-I Misteri della Donna- 1971”se l’uomo vuole raggiungere la totalità
deve affrontare lealmente la propria mancanza di integrità. Il suo conflitto interiore verrà risolto
soltanto quando avrà stabilito un rapporto con entrambe le parti di se stesso e si sarà riconciliato con
questi poteri regolatori della psiche, i principi maschile e femminile, che sono inerenti alla natura di
ogni individuo.”
Psiche in nome di un amore divenuto consapevolezza affronterà umiliazioni,solitudine,disperazione
e conclusiva metafora,affronterà tutto questo, gravida di un figlio.
Il progetto di vita che Psiche porta con sé è una nuova visione del mondo.

Il broccolo fiolaro















Elogio… al broccolo


Dr.ssa Loredana Circi
Biologa nutrizionista
email.loredana.circi@tiscali.it

Esiste una particolare famiglia di ortaggi, le Brassicacee, che ci accompagnano durante tutto il periodo invernale. La loro raccolta, infatti, ha inizio ai primi di novembre e si protrae per tutto febbraio. Non temono il gelo, anzi, se questi ortaggi vengono “brumati”, risultano più teneri.
Alla famiglia delle Brassicacee appartengono gli ortaggi che noi riconosciamo nelle bancarelle dei mercati come cavolo, cavolfiore, broccoli, broccoletti.
Se , voi lettori, avete avuto occasione e curiosità di accedere alla visione di “Progetto benessere”, la nuova trasmissione su web di viavaimagazine ( basta collegarsi al sito), vi sarete accorti che la mia attenzione dal punto di vista nutrizionale, si è riversata su una particolare varietà di queste Brassicacee, il Botrytis cauliflaura, ovvero Il Broccolo fiolaro.
Questo nome deriva dalla presenza attorno al nucleo centrale (che non diventa mai duro) dei “fioi”(figli),ovvero germogli di consistenza erbacea che crescono lungo il fusto e all’ascella delle foglie.
Il broccolo fiolaro ,decantato già dai cronisti ottocenteschi, trova il suo ambiente produttivo d’elezione nelle “terre bianche” ( per il suolo sabbioso-limoso o calcareo), delle colline di Creazzo, paese che si estende a ponente di Vicenza.

Il suolo, la temperatura, la naturale difesa dal gelo che attua questa pianta sempreverde, limitando i processi biologici, sono determinanti per conferire al broccolo fiolaro quelle caratteristiche bromatologiche e organolettiche che lo contraddistinguonoanche dalle altre brassicacee e che lo elevano nella “sfera” di quegli alimenti dotati di proprietà salutari ben riconosciute anche dalla moderna medicina.
Vediamo allora quali sono queste proprietà:
-Il broccolo fiolaro, è un ortaggio molto ricco di potassio, circa 350 mg/100 gr, quindi considerato che il potassio interviene nel regolare la pressione arteriosa, questo vegetale può contribuire a incentivare un abbassamento della stessa;
- è ricco di Vitamine A,C,B1-B2,PP, di calcio, ferro, fosforo, zinco che vengono tutti assimilati molto bene dal nostro organismo in quanto il broccolo contiene una bassa concentrazione di OSSALATI, composti che in genere ne limitano la loro assimilazione ( una porzione di broccolo fiolaro fornisce un equivalente di Calcio pari a circa quello introdotto con una tazza quasi piena di latte, da qui l’importanza della possibilità di introdurre calcio anche tramite alimenti di origine vegetale e non solo animale, quindi alimenti che non forniscono colesterolo e grassi in genere).
Spesso temuti e allontanati dalle cucine a causa dell’odore sgradevole che emanano durante la bollitura, i broccoli sono stati rivalutati proprio per la sostanza che causa quell’odore : Il SULFORAFANE.
E’ questa una proteina solforata alla quale si attribuiscono proprietà antitumorali e preventive vista la sua concentrazione circa 30-50 volte superiore a quella presente negli altri broccoli. L’alta concentrazione di antiossidanti ha inoltre attribuito al broccolo fiolaro proprietà antimutagene e antitumorali specie nella prevenzione di tumori dell’apparato digerente, polmonare, del seno, della prostata e dell’endometrio.
Estremamente povero di calorie ( circa 27 kcal/100 gr), è ingrediente ricercato in un’ampia gamma di ricette, dagli antipasti ai dolci, sino al gelato. Prova di tale versatilità in cucina si può avere visitando la Festa del Broccolo Fiolaro che si tiene ogni anno ai primi di febbraio a Creazzo, sin dal 2000.
Il Broccolo Fiolaro si avvale della denominazione De.Co., cioè prodotti a denominazione comunale, frutti della terra che ,per loro specificità territoriale, caratterizzano e qualificano il territorio stesso.

giovedì 10 febbraio 2011

Schio - M'illumino di meno - 18 febbraio 2011














M'illumino di meno in Comune a Schio

Schio, sui pedali per illuminare l'Omo tricolore. Si cercano squadre. Anche
la giunta in sella
Venerdì 18 il M'illumino Mob con una grande dinamo fatta da quattro
biciclette. Tante le iniziative in programma.

Quattro bici, una statua, tre colori e tante gambe che pedalano. Saranno
questi gli ingredienti del M'illumino Mob di venerdì 18 febbraio, una gara
a squadre per la produzione di energia a pedali che servirà ad illuminare
di bianco rosso e verde la statua dell'Omo in piazza Rossi a Schio. Già
aperte le iscrizioni per partecipare. I requisiti sono minimi: 4 persone e
voglia di pedalare per 5 o 10 minuti. Come ogni gara che si rispetti non
mancheranno i premi: alle squadre che percorreranno più chilometri (pur
rimanendo ferme) andranno omaggi sostenibili (come dei caricabatteria del
cellulare con pannello fotovoltaico). La grande dinamo con le 4 biciclette
è stata realizzata da Comune di Schio e Ciclofficina. Anche la giunta
comunale sta preparando la sua squadra per partecipare. Le iscrizioni
vengono raccolte dal Servizio Ambiente del Comune oppure la sera stessa in
piazza Rossi.
“Siamo pronti a salire sui pedali per illuminare l'Omo e rilanciare il
messaggio del risparmio energetico – sottolinea il sindaco Luigi Dalla Via
– Sin dalla prima edizione il nostro Comune aderisce a M'illumino di meno:
lo facciamo con la consapevolezza che è un impegno da portare poi avanti
tutto l'anno in modo concreto, come amministratori e come cittadini.
Utilizzare le biciclette per dare questo messaggio è un ulteriore modo per
ribadire l'impegno dell'amministrazione per incentivare sempre più l'uso di
questo mezzo e di una mobilità sostenibile. E' questo un nostro contributo
al bene del paineta”.
L'evento è una delle iniziative con le quali il Comune di Schio aderisce a
“M'illumino di meno”, la giornata del risparmio energetico lanciata dalla
trasmissione radiofonica Caterpillar. Il programma delle iniziative, al
quale potrebbero aggiungersi ancora delle sorprese, prenderà il via
mercoledì 16 febbraio alle ore 16 nella biblioteca civica di Schio con la
presentazione del libro per ragazzi “Il clima” di Daniele Pernigotti. Alle
20.30 il Lanificio Conte ospiterà la presentazione pubblica del primo
inventario dei gas serra del Comune di Schio. Giovedì 17 alle 20.30, sempre
al Conte, si parlerà invece di “Nucleare sì, nucleare no: opinioni a
confronto”: interverranno Giulio Bettanini del Forum Nucleare Italiano,
Davide Sabbadin di Legambiente Veneto, Fulvio Auriemma e Mario Dalla Palma
del Consorzio RFX di Padova.
La giornata di venerdì 18 si aprirà alle 9 nell'aula magna IPSIA Garbin con
l'incontro per studenti “Le nuove frontiere della green economy”. Relatori
saranno Andrea Lanaro di Alca Technology Schio e Vanni Lughi e Stefano
Visintin della Facoltà di Ingegneria Materiali e Risorse Naturali di
Trieste. Alle 18 l'appuntamento è in piazza Rossi per il M'illumino Mob con
la statua dell'Omo che sarà illuminata di bianco rosso e verde grazie
all'energia delle bici. Alle 21 infine al Teatro Astra spettacolo gratuito
con il concerto “Il futuro del mondo” di Luca Bassanese e la Piccola
Orchestra Popolare.
Le iniziative sono organizzate da Comune di Schio, Ciclofficina,
Legambiente, Tuttinbici FIAB ed EGS (progetto sul risparmio energetico cui
partecipano le scuole del Campus).

A questo link un breve filmato di presentazione del M'illumino Mob con
l'invito a partecipare alla "maratona del risparmio energetico" da parte
della Ciclofficina: http://www.youtube.com/watch?v=I1JpfwcRA9Q