Cerca nel blog

martedì 15 febbraio 2011

Amore e mente


















Eros e Psiche polarità della dimensione mitica dell’amore


antonia.murgo
psicologa e psicoterapeuta specializzata in psicosomatica- istituto Riza di Milano
Riceve a Padova
338 4264513


Georges Bataille, in una delle sue opere magistrali, L’erotismo(1969),esordisce in questo modo:
L’erotismo si può dire,innanzitutto,che esso è l’approvazione della vita dentro la morte […] ciò che differenzia la semplice attività sessuale dall’erotismo è una ricerca psicologica indipendente dal fine naturale insito nella riproduzione…
Eros è la personificazione della forza irresistibile che spinge gli esseri umani l’uno verso l’altro.
Ed è come ci ricorda Platone nel – Convito-,un possente demone intermediario tra la natura della divinità e quella dell’uomo mortale, capace di colmare il distacco fra l’una e l’altra.

Il concetto di polarizzazione è espresso in molti miti,fra questi in modo più efficace nel mito che in origine l’uomo e la donna erano un unico essere,che furono tagliati a metà,e da allora ogni
maschio è alla ricerca della parte femminile di se stesso, in modo da potersi riunire con essa.
Nella favola di Apuleio,questo mito viene approfondito, dando origine ad un racconto
di inesauribile ricchezza simbolica.
Eros e Psiche, i protagonisti della favola di Apuleio appartengono a mondi totalmente diversi , le
loro identità sono differenti , il loro destino è diverso.Infatti Eros appartiene al mondo degli dei, Psiche al mondo degli umani, eppure Eros per certe sue debolezze ci appare più simile ad un uomo che ad un Dio,Psiche dal canto suo, possiede una bellezza talmente straordinaria da venir assimilata ad una Dea a tal punto, da diventare oggetto di culto e di venerazione.
Apuleio ci presenta dei personaggi che sebbene riconoscibili nei ruoli prestabiliti, contengono i semi di una contaminazione dell’altro,che li destinerà a ri-trovare una nuova identità.
Il narratore pone le basi per un racconto che non si limita al fatto in sé, ma utilizza il mito per dialogare con l’inconscio dell’uomo che in esso si riflette.

In effetti Eros e Psiche non sono altro che polarità,due differenti metà della stessa unità ,unità partecipe di ogni essere umano e ciò che si rappresenta all’interno di queste due immagini è il racconto di un processo di riunificazione possibile solo con l’amore. Ciò che la ragione coglie come dissonante,l’amore porta a compimento.
Ed è appunto l’amore con la sua cieca indifferenza alle convenzioni, a sovvertire il senso banale della vita e ad invitarci ,con la straordinaria energia sovvertitrice di ogni ordine dato, ad approdare,ad altro da quello che siamo, per giungere al nostro –essere- più autentico.
Amare significa ,allora, ri-trovare la propria identità ovvero chi ama sperimenta sempre se stesso nell’amore.
Eros e Psiche si desiderano, nel buio della loro inconsapevolezza.
Psiche condannata a vivere in un paradiso allucinato di voci ed Eros incapace di separarsi dal fanciullo che è.
Ciò che sanno di loro è il già dato. Essi vivono divisi ed inconsapevoli,in un tempo ed uno spazio separato. Desiderano l’amore proteggendo le loro identità.
Ma in Psiche si fa strada il desiderio di scoprire l’arcano,perchè l’amore, per essere vissuto,chiede
di poter accedere all’identità dell’altro,non ammette nascondigli, bensì spoliazioni.
Afferma Platone nel Simposio:La nostra natura antica era cosìfatta e noi eravamo intesi alla brama e all’insegnamento della interezza ; orbene a questa tensione tocca il nome di Amore.
Psiche inizia questo cammino di conoscenza, come hanno inizio tutti i percorsi di
conoscenza:disobbedisce. Non sta alle regole.
Svelando a se stessa il mistero compie l’unico atto che le permetterà di aprirsi all’amore rompe il patto e accede così all’identità dell’altro,( e così facendo alla propria).
Perde se stessa,o quello che era stata fino a quel momento ed inizia un percorso di ricerca non di ciò che ha perduto bensì di ciò che non sa di sé.”Nella mia esitazione c’è il dramma di ogni trascendenza che consiste nel sapere qualcosa di sé per dono dell’altro”.-(Galimberti,1983)
Passione è patire l’altro,è soffrire la possibilità che il trascendermi(il mio divenire) dipenda dalla libertà dell’altro.
Psiche compie quello che, in termini analitici, si definisce un percorso di individuazione e giunge all’amore non più da essere amato ma da essere in grado di amare.
E.Fromm-Nell’Arte di Amare-(1956) “Ogni tentativo d’amare è destinato a fallire se non si cerca di sviluppare più attivamente la propria personalità;…che la soddisfazione nell’amore individuale, non può essere raggiunto senza la capacità di amare il prossimo con umiltà, fede e coraggio. Senza
queste virtù è impossibile amare veramente.”
Allora Psiche si metterà in cammino per ricongiungersi ad Eros e sarà pronta per affrontare le
difficili prove che incontrerà sul suo cammino, con coraggio umiltà e determinazione.
Afferma M.Esther Harding-I Misteri della Donna- 1971”se l’uomo vuole raggiungere la totalità
deve affrontare lealmente la propria mancanza di integrità. Il suo conflitto interiore verrà risolto
soltanto quando avrà stabilito un rapporto con entrambe le parti di se stesso e si sarà riconciliato con
questi poteri regolatori della psiche, i principi maschile e femminile, che sono inerenti alla natura di
ogni individuo.”
Psiche in nome di un amore divenuto consapevolezza affronterà umiliazioni,solitudine,disperazione
e conclusiva metafora,affronterà tutto questo, gravida di un figlio.
Il progetto di vita che Psiche porta con sé è una nuova visione del mondo.

Nessun commento:

Posta un commento