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mercoledì 30 giugno 2010
CHIARE FRESCHE DOLCI…QUALI ACQUE?
Dr.ssa Loredana Circi
Biologa nutrizionista email.loredana.circi@tiscali.it
Acqua fonte di vita, acqua origine di tutte le cose, acqua come fonte di salvezza… acqua, semplicemente …H2O.
Da sempre la rappresentazione dell'acqua come fonte di vita diventa in molte cosmogonie antiche il mito sull'origine acquatica del cosmo.
Nella mitologia indiana, per esempio, l'acqua terrestre - manifestazione delle acque celesti e fonte di vita da cui traggono origine i mondi - si incarna in diversi miti sulle acque primordiali da cui ha avuto origine il mondo. Così, se la pianta e l'albero diventano elemento ricorrente nel simboleggiare la vita, essi non nascono mai direttamente dalla terra, ma dal petto di un mostro marino, da un vaso o da altri elementi legati all'acqua, a sottolineare che è proprio l'acqua il fondamento primario di ogni creazione.
Ma è con il filosofo greco Talete nel 600 a.C. che i miti legati all'acqua si condensano in un vero e proprio discorso filosofico in cui l'arché, il principio primo di tutte le cose, è l'acqua sulla quale galleggia la terra. Teoria ripresa probabilmente dai diversi miti orientali sull'origine della vita. Talete trae le sue conclusioni dopo aver osservato che tutti i semi e i nutrimenti sono umidi e sostiene che "l'acqua è il principio di tutte le cose; le piante e gli animali non sono altro che acqua condensata e acqua torneranno ad essere dopo la morte".
Da questa premessa comprendiamo come l’acqua è stata da sempre considerata un elemento indispensabile per la vita, infatti mentre si può sopravvivere fino a 50 – 60 giorni senza mangiare, non bere oltre i 3 – 5 giorni può compromettere seriamente il nostro corpo, che si compone per il 65% di acqua e che utilizza la stessa per molteplici funzioni soprattutto regolatrici, tra le quali:
Regolazione della temperatura corporea,incremento di costruzione di massa muscolare;dimagrimento.
L’acqua, infatti, favorisce tutte le reazioni chimiche, comprese quelle che trasformano i grassi in anidride carbonica ed acqua; svolge inoltre una funzione emuntoria cioè di allontanamento dall’organismo delle sostanze di rifiuto e quindi antiedematosa: riducendo gli edemi (es. caviglie gonfie, occhi gonfi).
Il contenuto di acqua nel nostro corpo non è
costante, ma varia in base all’età, è maggiore nell’infanzia; al sesso, è minore nelle donne e nelle persone obese; varia al variare della massa muscolare. Assumere acqua vuol dire bilanciare quotidianamente le perdite che il nostro organismo ha con le urine, con la pelle, con la respirazione (tramite il vapor acqueo) e con le feci, per un totale di circa 1 ml per Kcal .
Nella nostra alimentazione introduciamo l’acqua tale e quale e con i cibi che ne contengono in gran quantità, cioè i cibi vegetali quali frutta e verdura.
L’acqua ,per essere ritenuta potabile, sia che sia di sorgente che di acquedotto, deve sottostare a severi controlli sui parametri chimico - fisici e batteriologici, quali la clorazione e altre misure prudenziali e battericide che possono influire anche sgradevolmente sul gusto. In parte è anche per questo motivo che è andato via via crescendo il consumo delle acque minerali e che, utilizzando al meglio la spinta pubblicitaria, sono diventate ormai una sorta di irrinunciabile status symbol, con una vertiginosa proliferazione di marche (in Italia circa 300) e di consumi.
Di fronte, quindi, all’enorme offerta di acque imbottigliate, spesso ci si pone il problema di scegliere l’acqua che riteniamo possa essere la migliore per il nostro organismo,ma allora secondo quali criteri dobbiamo indirizzare la nostra scelta?
Per prima cosa bisogna imparare a leggere le etichette delle acque e, senza scoraggiarsi, un primo distinguo è dato dal più importante indice classificativo delle acque minerali, il residuo fisso a 180°C, ovvero il contenuto totale di sali minerali disciolti in un litro di acqua minerale e da essa ricavabili dopo riscaldamento ed evaporazione.
In base ai valori del residuo fisso le acque pertanto vengono così suddivise:
Minimamente mineralizzate: res.fisso <50 mg/l
Oligominerali: res.fisso da >50 mg/l a 500 mg/l
Mediominerali: res.fisso da> 500 mg/l a 1500 mg/l
Acque ricche di Sali minerali: res fisso>1500 mg/l.
Al di sotto di 50 mg/l si parla di acqua minimamente mineralizzata per lo più soggetta a prescrizione medica per patologie renali, nella fascia delle oligominerali rientra oltre il 65% delle acque minerali in commercio, il cui “sapore” dipende dalla tipologia dei sali ivi disciolti. Le acque medio minerali avendo una ricchezza
particolare di alcuni Sali minerali le rendono particolarmente consigliabili in alcune situazioni, come per esempio per le acque calciche(calcio >150 mg/l) che, per la loro ricchezza in Calcio altamente biodisponibile sono consigliate per la prevenzione e il trattamento dell’osteoporosi , per il controllo dell’ipertensione e per coloro che, non potendo assumere latte o dovendo limitare l’apporto dei formaggi rischierebbero di non introdurre la quota di calcio di origine alimentare ( fattore non trascurabile per esempio per dislipidemie e obesità).
Oltre i 1500 mg/l di residuo fisso le acque vengono per lo più prescritte da medici specialistici nel corso, per esempio di specifici trattamenti termali ( stipsi, epato-colecistopatie, ecc.), in quanto dotate di capacità medicamentosa e un uso improprio potrebbe causare anche effetti collaterali quali un’azione purgativa eccessiva, rischi nell’ipertensione arteriosa, calcolosi ecc.
In questa grande panoramica va chiarito che non esiste un’acqua migliore di tutte le altre, ognuno di noi può però trovare un’acqua più consona alle proprie esigenze sia a seconda del particolare periodo di vita che si trova ad attraversare, gravidanza, allattamento, per la diluizione del latte in polvere,per lo sportivo, per gli anziani, in caso di stipsi, del colon irritabile, nelle problematiche epato biliari, calcolosi,dismetabolismi e iper colesterolemie sia solo, e non per ultimo, per il sano gusto di bere!
lunedì 28 giugno 2010
Vacanze a 4 zampe
In vacanza con Fido e Micio
Viaggiare con un cane può essere una esperienza molto piacevole e divertente. Chi desidera trascorrere le proprie vacanze con il proprio amico a 4 zampe dovrà pianificare con cura il viaggio e la meta, assicurandosi di poter condividere il proprio tempo con il cane.
Questo, spesso e volentieri, esclude le località marine in estate, alcuni parchi naturali e molte attrazioni cittadine. Durante il viaggio sono necessarie soste per farlo sgranchire e bere, ricordando che le pause sono più lunghe e frequenti con un cucciolo.
Un cane adulto può tollerare più ore di auto, ma è bene non abusare della sua pazienza.
All’arrivo il cane deve potersi sgranchire con una bella passeggiata, come i cow boy ci occupiamo prima del cane e solo dopo pensiamo alla cena!
Uno dei problemi da affrontare può essere il cambio della routine quotidiana.
Anche se siamo in vacanza, ci toccherà alzarci alla solita ora per la passeggiata igienica, ed è meglio mantenere gli stessi orari anche per i pasti.
Per il resto... più tempo passiamo insieme, più il nostro cane sarà felice della vacanza!
Per abituare il cane a sopportare un viaggio, l’unico vero accorgimento è non aspettare che sia cresciuto.
Viaggiare con un cucciolo è più impegnativo, saremo costretti a fermarci spesso durante il tragitto, a uscire all’alba per la passeggiata igienica, a fare camminate brevi e evitare le ore più calde e i luoghi più affollati.
Il vantaggio è abituare il cucciolo a rimanere insieme a noi in situazioni diverse, sviluppare le sue capacità di adattamento. Con un cane adulto l’ideale è iniziare con gite di uno o due giorni, scoprire se è in grado di ambientarsi e di tollerare i cambiamenti.
Prima della partenza
- LA VISITA DAL VETERINARIO: portate Fido e Micio dal veterinario almeno due settimane prima della partenza per verificare che sia in buona salute. Segnalate al medico il luogo in cui vi recherete in modo che possa consigliarvi eventuali trattamenti preventivi necessari (ad esempio il trattamento contro la leishmaniosi o la filariosi).
- IL LIBRETTO SANITARIO: verificate che il piano vaccinale del vostro amico sia in regola e non dimenticate di mettere in valigia il suo libretto sanitario.
- LA MEDAGLIETTA: assicuratevi che la medaglietta identificativa del vostro pet sia in regola e contenga un numero di telefono scritto in modo chiaro e leggibile al quale sia possibile rintracciarvi in caso di smarrimento.
- IL PASSAPORTO EUROPEO: se viaggiate oltreconfine il vostro amico necessita del Passaporto Europeo obbligatorio per gli spostamenti nell’Unione Europea.
- L’ULTIMO PASTO: prima della partenza assicuratevi che il vostro amico abbia mangiato almeno da 8 ore per evitargli problemi di digestione durante il viaggio.
- IL TRASPORTINO: se il vostro amico viaggia nel trasportino attrezzatelo con una coperta a lui familiare, lo aiuterà a tranquillizzarsi durante il viaggio.
- PREVENIRE GLI IMPREVISTI: viaggiare con un quattrozampe implica non dare mai per scontato che gli sia consentito di accompagnarvi ovunque: non è detto infatti che possa accedere a ristoranti, musei, mezzi pubblici, battelli, Parchi Naturali, spiagge ecc... Per evitare imprevisti è bene quindi rivolgersi prima della partenza alle aziende di promozione turistica del posto per verificare divieti e aree accessibili ai nostri amici con la coda.
Cosa mettere in valigia?
- IL LIBRETTO SANITARIO: è necessario per ogni evenienza.
- GLI OGGETTI FAMILIARI: portate con voi giochi, coperte o altri oggetti familiari che potranno far sentire il vostro amico maggiormente a suo agio nel nuovo ambiente.
- LE CIOTOLE: mettete in valigia, e a portata di mano, la sua ciotola del cibo e quella dell’acqua, vi saranno utili sia durante il viaggio che nel luogo scelto per la vacanza.
- I MEDICINALI: è buona norma disporre di un kit di pronto soccorso per il vostro amico a quattrozampe oltre che degli eventuali medicinali di cui ha bisogno. Non dimenticate anche l’antiparassitario che utilizzate abitualmente.
- IL CIBO: per non modificare le abitudini del vostro amico, prima della partenza procuratevi una scorta del consueto cibo adeguata al numero di giorni in cui sarete fuori casa.
- LA LETTIERA e il TIRAGRAFFI: se viaggiate con Micio.
- PALETTE E SACCHETTI IGIENICI: non dimenticate il necessario per ripulire nel caso che il vostro Fido “sporchi” in un posto non adeguato.
- GUINZAGLIO e MUSERUOLA: se viaggiate con Fido.
- L’IMPERMEABILE: per le passeggiate sotto la pioggia.
- LA BORRACCIA PER L’ACQUA: utile sia per il viaggio che per le passeggiate.
- LA SPAZZOLA E LO SHAMPOO: è buona norma spazzolare il pelo del vostro amico con la coda e tenerlo pulito anche in vacanza, quindi non dimenticate di mettere in valigia la sua spazzola e il consueto shampoo.
- UN OMBRELLONE: se prevedete di trascorrere le vostre vacanze in zone molto assolate, sprovviste di attrezzature, non dimenticate di pensare a un piccolo ombrellone anche per Fido e Micio.
Organizzazione sempre!
Ecco alcuni consigli per un viaggio sereno:
- prima di affrontare un lungo percorso, abituate gradualmente l'animale a viaggiare con voi.
- Tenete sempre a portata di mano acqua, cibo e le relative ciotole.
- Se andate in un posto freddo non dimenticate una coperta anche per loro.
- Se viaggiate in auto non lasciate mai il vostro amico chiuso dentro, infatti la temperatura interna in estate può raggiungere i 70° anche con il finestrino un po' abbassato e anche se avete parcheggiato in ombra (il sole cambia posizione velocemente!); come pure in inverno con temperature particolarmente rigide il vostro pet rischierebbe l'assideramento.
- Se viaggiate in auto applicate delle tendine parasole ai vetri in modo che il vostro amico rimanga all'ombra durante gli spostamenti.
- I cani che viaggiano in auto hanno bisogno di sgranchire le zampe e bere almeno ogni due ore, quindi prevedete soste frequenti, non dimenticate però che anche il gatto ha bisogno di bere.
- Se Fido o Micio soffrono di mal d'auto, mal di mare o mal d'aria chiedete consiglio al veterinario per la somministrazione di eventuali farmaci specifici.
- Per rendere meno traumatico lo spostamento è possibile calmare l'ansia del gatto con spray ai feromoni che si spruzzano direttamente nel trasportino e hanno un effetto tranquillizzante.
- Non lasciate che il vostro cane sporga la testa dal finestrino durante il viaggio, potrebbe prendere colpi d'aria e rischiare mal d'orecchie e otiti.
- Se viaggiate in treno evitate scompartimenti particolarmente affollati che potrebbero innervosire il vostro amico.
- Se viaggiate in traghetto e il vostro quattrozampe deve stare recluso nel canile di bordo andate spesso a trovarlo per rassicurarlo e tenergli compagnia.
- Se viaggiate in treno o aereo coprite il trasportino del vostro amico con un panno al fine di ridurre al minimo l'agitazione conseguente agli eccessivi stimoli.
Buona vacanza a bipedi e quadrupedi
Dal sito www.vacanzebestiali.org
venerdì 25 giugno 2010
L’assenza del viaggio
di Gabriella Grasselli
Stavo sfogliando una rivista di “ agricoltura in campagna”, quando i miei occhi si posarono su un articolo in cui si parlava di una festa in terra francese: “ la festa delle violette”.
Mi tornarono alla mente tutti quei mazzolini di violette che raccoglievo ai margini del bosco e portavo alla mia mamma.
Adoro così tanto questo fiore che persino le bomboniere per il matrimonio: erano un vasetto con la violetta raffigurata.
Persino la trapunta del mio letto nuziale raffigura le violette: salgo le scale avvolgendola tra le mie braccia, la metto sul letto che odora di primavera a coprire il mio uomo che sta per addormentarsi.
Mio marito fu molto felice all’idea di intraprendere con me questo profumato e romantico viaggio.
Sentivo già nell’aria la melodia di questo luogo d'incontro, pittori, artisti, poeti, un paesetto medioevale dove un secolo fa le viole hanno scelto di fiorire.
Le casette arroccate su se stesse, bianche, da intravedere una fortificazione, formano pareti adorne: vasi colmi di mimose.
Più in basso, appesi ad un filo vasetti di margheritine.
Per terra “sulla terra” cespugli di lavanda, e api che gironzolano attorno.
Da una fabbrica vicina arriva l’odore che fa inebriare di olii essenziali; scia di cristalli nebulizzati dal vento, lieve tocco di profumo riempie il corpo d'essenza di
vita.
Le venditrici di profumi, da dietro le bancarelle, svitano il tappo delle boccette e ne versano alcune gocce ai polsi delle ragazzette e queste se ne vanno sviolinando la loro fresca giovinezza.
Ragazzetti timidi e incuriositi, in disparte mormorano sciocche frasi d’amore.
Sul viale carri mascherati di fiori si dirigono verso la piazza sotto gli applausi di un’immensa folla di gente.
Segue la battaglia dei fiori che inizia con i bambini che occupano posto sui carri, solleva l’entusiasmo degli spettatori e chiude la manifestazione.
… da lontano si sente l’ultimo sbuffo del treno delle pigne.
Pure lui stanco se ne andrà a dormire.
Prima di preparare la valigia controllo che sia tutto a posto.
Sono arrivata troppo in ritardo: la festa si era già consumata la settimana prima.
Forse, con qualche lacrima in corpo, avviso mio marito.
Non preoccuparti mi rassicura lui, sarà per l’anno prossimo, quando torneranno a sbocciare le violette.
Sarà, ma io quelle violette non le ho viste mai!
Che cos'è il phishing e come difendersi dalle Email e dai siti contraffatti
di Roberto Rocco
Il phishing (si pronuncia fishing) è una forma di frode concepita per effettuare furti di identità. Il suo funzionamento si basa sull'utilizzo dell'inganno allo scopo di indurti a rivelare informazioni personali, quali numeri di carte di credito e prepagate, password dei conti o codice fiscale.
Uno degli esempi più comuni di truffa effettuata con phishing è l'invio di un'email fraudolenta che sembra provenire da un'azienda nota. Il phishing può anche essere effettuato di persona, telefonicamente e attraverso finestre di pop-up e siti web fraudolenti.
Molti di noi sicuramente, avrà avuto modo di vedere nella propria casella di posta elettronica, mail provenienti da banche o da enti i quali sostengono che ci sia un conto corrente o comunque dei soldi a nostro nome. Questi hanno come mittente di posta elettronica, nomi molti simili (se non uguali) a quelli delle banche più comuni, se non addirittura la nostra, e ci chiedono di inviare una risposta proprio a loro, circa le nostre generalità come nome cognome e le username e password per accedere al nostro conto corrente. Dal momento che inviamo questa email con tutti i dati che ci chiedono saremo fortunati se ci lasceranno il conto in positivo...
Ecco come funziona il phishing effettuato tramite email:
1. Il truffatore inizia a inviare migliaia, addirittura milioni, di messaggi email che sembrano provenire da un'azienda nota a diversi account di posta. La tipica email di phishing contiene informazioni inventate che hanno lo scopo di indurti a effettuare un'azione quale cliccare su un link o un pulsante dell'email oppure chiamare un numero di telefono.
2. L'email contiene link o pulsanti che visualizzano un sito web fraudolento.
3. Anche il sito web fraudolento imita l'aspetto di un sito web o di un'azienda nota. Nel sito web contraffatto ti vengono richieste informazioni personali quali il numero di carta di credito, il numero della carta di identità nazionale o la password del conto.
L'utente crede di inviare le informazioni a un'azienda credibile, mentre in realtà le fornisce a un truffatore.
In genere la tua banca o comunque un qualsiasi ente che gestisce informazioni importanti, non ti chiederà mai i tuoi dati personali, se non al momento di una nuova sottoscrizione alla registrazione del sito. In sostanza non ti chiederanno mai per email:
* numeri della carta di credito;
* numeri del conto bancario;
* numeri della patente di guida;
* indirizzi email;
* password;
* nome completo.
Elementi da cercare nelle email e nei siti web contraffatti.
Le email e i siti web contraffatti hanno finalità ingannevoli e può essere difficile distinguerli da quelli autentici.
Ogni volta che ricevi un'email relativa al tuo conto corrente reale, l'azione più sicura e facile è quella di aprire una nuova finestra del browser, digitare l'indirizzo relativo al tuo conto (come per esempio per la banca mediolanum: https://www.bancamediolanum.it/) e accedere al tuo conto direttamente. Non cliccare sui link contenuti in un'email in cui vengono richieste informazioni personali.
Come individuare un'email di phishing.
Esistono molti segni indicativi di un'email fraudolenta.
1. Indirizzo email del mittente. Per fornirti un falso senso di sicurezza, la riga del mittente può includere un indirizzo email apparentemente legittimo che potrebbe essere stato realmente copiato da un indirizzo autentico. L'indirizzo email può essere facilmente modificato e non dimostra la validità delle comunicazioni email.
2. Genericità della formula di saluto dell'email. Un'email di phishing di solito contiene una formula di saluto generica, ad esempio Gentile utente. Nota: la formula di saluto di tutte le email di un conto corrente in genere include il nome e il cognome dell'utente.
3. Toni allarmistici. La maggior parte delle email di phishing tenta di raggirarti dichiarando che il tuo conto bancario sarà in pericolo se non procederai quanto prima all'aggiornamento. Un'email contenente la richiesta urgente di fornire informazioni personali riservate in genere è fraudolenta.
4. Link contraffatti. Molte email di phishing contengono un link che, pur apparendo valido, ti conduce a un sito fraudolento la cui URL potrebbe essere diversa da quella del link. Verifica sempre la destinazione di un link prima di cliccare. Sposta il mouse sull'URL dell'email e confrontala con l'URL del browser. Come sempre, se ti sembra sospetta, non cliccare. Apri una nuova finestra del browser e digita il nome del tuo conto corrente (per esempio https://www.bancamediolanum.it/).
5. Allegati. Simili ai link contraffatti, gli allegati possono essere utilizzati nelle email di phishing e sono pericolosi. Non cliccare mai su un allegato poiché rischi di scaricare un'applicazione spyware o un virus. La tua banca in genere difficilmente ti invierà tramite email allegati o aggiornamenti software da installare sul computer; e se così fosse, prima di procedere con l'installazione, una telefonata alla propria banca sarebbe la soluzione più sicura.
Come individuare un sito web contraffatto (fraudolento).
Un'email di phishing in genere tenta di indirizzarti a un sito web fraudolento che imita l'aspetto di un sito web o di un'azienda nota. Nel sito web contraffatto ti vengono richieste informazioni personali quali il numero di carta di credito, il numero della carta di identità nazionale o la password del conto.
L'utente crede di inviare le informazioni a un'azienda credibile, mentre in realtà le fornisce a un truffatore online.
1. URL ingannevoli.
Fai attenzione. Alcuni truffatori inseriscono una barra degli indirizzi contraffatta in quella autentica, lasciandoti credere che ti trovi in un sito web legittimo. Utilizza le seguenti precauzioni: anche se un'URL contiene la parola "bancamediolanum", è possibile che non corrisponda a un sito della banca Mediolanum.
* Esempi di indirizzi Mediolanum contraffatti:
o http://signin.mediolanum.com@10.19.32.4/
o http://83.16.123.18/pp/update.htm?=https:// www.mediolanum.com/=cmd_login_access
o www.secure-mediolanum.com
* Per accedere a banca Mediolanum per esempio, apri sempre una nuova finestra del browser web e digita quanto segue: https://www.bancamediolanum.it/.
* L'indirizzo di un sito web, o URL, in cui immetti le tue informazioni personali deve essere sempre preceduto da "https". La "s" sta per "sicuro". Se l'indirizzo non è preceduto da "https", significa che la sessione web in cui ti trovi non è sicura e non è quindi consigliabile immettere dati personali.
2. Errato posizionamento dell'icona del lucchetto.
Accertati che nella barra di stato in fondo alla finestra del browser sia presente l'icona di un lucchetto chiuso. In molti siti contraffatti quest'icona è posizionata all'interno della finestra, allo scopo di ingannarti.
Conclusioni.
Spero con questo articolo di aver spiegato chiaramente i seri rischi che si corrono se non si dà l'adeguato peso all'attendibilità del mittente che ci contatta. Questo non vuole dire che i conti correnti online o qualsiasi altro ente che gestisce informazioni importanti sul web siano insicuri; ma una certa accortezza e una certa discutibilità nell'approfondire la richiesta che ci perviene sia dal web che non, ci deve far riflettere e all'occorrenza avvisare la polizia postale per la segnalazione del problema.
Scrivete a rocco.pr@gmail.com
giovedì 24 giugno 2010
Il bene
Nel numero di aprile di Via Vai magazine, abbiamo pubblicato una delle bellissime poesia della nostra Roberta Cervellin, leggetela, è dolcissima e vera.
Il Bene
Il bene fatto agli altri
anche se non si vede
Rimane a mezz’aria
come energia pulita
Poi vaga nello spazio
pulviscolo di stelle
Infine piano piano
ricade sulla terra
Si formano giardini
di infiniti colori
E prendon vita
nuove varietà di fiori
Poi come balsamo
si posa dentro l’anima
Per dar coraggio e forza
nell’affrontare la vita
Il bene fatto agli altri
anche se non si vede
Rimane a mezz’aria
come energia pulita
Poi vaga nello spazio
pulviscolo di stelle
Infine piano piano
copre tutta la terra
mercoledì 23 giugno 2010
Eclissi e solstizio
AI TEMPI NOSTRI
tra Stagioni ed Eclissi
di Ornella Trentin
L’assillo per la sopravvivenza che un numero crescente di persone avverte in questo periodo, alimentato dai sussulti delle economie nazionali, sembra indurre a cercare ancoraggi meno instabili, o quantomeno a interrogarsi ogni tanto sul senso di un tale parapiglia. C’è da chiedersi se lo sgomento sarebbe stato altrettanto repentino (e se saremmo arrivati a questo punto), se non fosse stato logorato in modo sistematico il contatto con la Natura, con noi stessi e con gli altri esseri umani, sempre più disorientati e condizionabili. Ciò ha spalancato insidiose voragini nell’inconscio collettivo, puntualmente riempite, con prontezza sospetta, da ogni sorta di spauracchio.
Comunque sia, qualunque cosa accada sulla Terra, essa continua a ruotare su se stessa. Tutto scorre in modo sempre nuovo nel nostro Pianeta, perfino quando abbiamo l'impressione di essere intrappolati in situazioni senza sbocco; anche quando siamo immobili, la Terra viaggia imperterrita nello Spazio.
Già così manifesta la sua vitalità, che la tiene ben salda, senza alcun trucco, alla rete gravitazionale che la collega all’Universo nonché, probabilmente, ad altri Universi.
Quali creature della Terra, gli umani appartengono per natura a questo campo energetico intelligente. Tuttavia, appena se ne scordano, o la mente cade nell’orbita delle paranoie - personali o collettive - i Terrestri possono sentirsi insopportabilmente isolati e sperduti. Mancare il contatto fondamentale col Pianeta, è un po' come perdere le chiavi di casa. Urge recuperarle, per tornare a sentirci a nostro agio sulla Terra, e muoverci nella vita di ogni giorno con minore ansietà, ispirati nelle scelte materiali necessarie dalla fiducia di essere sostenuti dal Tutto, piuttosto che dal vicolo cieco dell’apprensione.
Per riprendere da qualche parte il filo che ci collega alla corrente universale, in un'epoca in cui il tempo e gli eventi sembrano sfuggire di mano, può essere utile riscoprire il ritmo naturale che sottende i nostri giorni, una sequenza che il nostro corpo fisico conosce del resto visceralmente ed è sempre ben contento di assecondare, perché lo rende salubre. Con un po’ di attenzione e di curiosità, si può notare come attraverso emozioni, sensazioni e percezioni, monitoriamo di continuo l’ambiente circostante. Più osserviamo in profondità, più aumentano le informazioni sensibili a nostra disposizione che, processate a velocità impensabile, ci permettono di agire d’istinto nelle situazioni più diverse con maggiore efficacia, poco sforzo, e magari un pizzico di divertimento!
Piano piano diventa facile riconoscere in anticipo i mutamenti di energia, soprattutto in coincidenza con i passaggi più significativi dell’anno solare. Tali abilità, innate in origine nella Specie Umana, sono per fortuna ancora patrimonio di popoli definiti, spesso con supponenza, “Primitivi”. La profusione di agende e calendari che circolano in prossimità dell'anno nuovo nelle città moderne, non sembra tener conto che i cicli planetari influiscono davvero sui ritmi quotidiani. Anzi, dimenticate in fretta le feste di fine anno, le giornate diventano ben presto un’affannosa rincorsa - spacciata per attivismo - lontana anni luce da ogni ritmo naturale!
Bisogna dire che, al riguardo, gli antichi erano un po’ meno sprovveduti!
Fasi salienti come i Solstizi erano tenute in gran conto. Lo testimoniano in varie parti d’Europa i Cerchi di Pietre e i Megaliti innalzati tra il 4000 e il 2000 a. C., in luoghi di grande energia come New Grange in Irlanda, nell’isola di Gozo a Malta, o a Stonehenge, nel sud dell'Inghilterra, ma anche i Boschi Sacri, un tempo circondati da una ben più intricata ed estesa foresta.
Questi ed altri passaggi rilevanti del ciclo annuale del Sole erano sottolineati con rituali e feste in numerose culture, tra cui la tradizione Celtica: gli Equinozi di Primavera e d’Autunno, ma anche i giorni a metà delle stagioni, appuntamenti durante i quali si dice che il velo tra i mondi si assottigli, rendendoci più permeabili alla conoscenza del Cosmo per accedere a nuove intuizioni e visioni.
Di tali date, celebrate in passato per rinvigorire periodicamente il contatto degli esseri umani con la Natura e l’Universo, alcune sono rimaste sotto altre forme, come ad esempio il 2 febbraio, a metà dell'Inverno, che è diventato nella Liturgia Cristiana il giorno della Candelora. Altri giorni importanti dell’anno sono stati invece dimenticati, oppure stravolti come il Celtico Samhain, il 31 ottobre, la cui
versione attuale ben poco ha a che fare con il rispetto e la sacralità originari.
Il Solstizio d’Estate, che segna il punto di maggiore irradiamento solare, è sottolineato nella tradizione Cristiana dalle celebrazioni di S. Giovanni Battista: l’accorciarsi delle giornate, che ha inizio dal Solstizio in poi, è ricompensato dall’annuncio profetico dell’arrivo di Cristo. Mentre il Natale coincide, con tutta evidenza, con il Solstizio d’Inverno, quando la nascita del Figlio di Dio sulla Terra arriva a rischiarare la lunga notte invernale. Seppure sempre più esteriore, l’abbondare di luci e candele nelle strade e nelle case durante le feste di fine anno nell’Emisfero Settentrionale, rievoca di fatto il ritorno della luce portato dal Natale e l'allungarsi delle giornate. 1)
Nel sapiente intarsio del ciclo del Sole attraverso l’avvicendarsi delle stagioni, si interseca armoniosamente il ciclo mensile della Luna, che influisce su semine, raccolti, maree, e in modo affascinante sui cicli femminili e sulle nascite. A questo stupefacente orologio cosmico, si aggiungono come eventi eccezionali variabili le Eclissi, con il loro magnetismo potente e particolare - a seconda della configurazione astronomica e astrologica del momento - una vera e propria lezione da apprendere, ogni volta diversa.
Le Eclissi non avvengono in modo improvviso e casuale!
Già in tempi remoti venivano previste in anticipo con precisione. Ogni anno, in periodi diversi, si verifica un numero variabile di Eclissi Lunari e Solari. Tali eventi, liquidati al giorno d’oggi sbrigativamente, vengono segnalati dai mezzi di comunicazione al massimo il giorno prima, o il giorno stesso dell’Eclisse. Questo fa sì che, o non se ne sappia nulla, o vi si arrivi impreparati, tutt'al più incuriositi all'idea di vedere l’Eclisse, quando sarebbe invece alquanto interessante "sentirla".
Infatti, conoscendo per tempo gli appuntamenti tra i corpi celesti che più ci sono familiari, le Eclissi possono rivelarsi una grande occasione di crescita, in cui è possibile entrare in contatto con le nostre impronte psichiche ed emotive più profonde. Grazie alla forte tensione che si crea durante un’Eclisse, a volte è possibile calarsi nelle aree più remote della nostra psiche, misurarsi con aspetti personali sconosciuti o considerati inespugnabili, e al tempo stesso allinearsi con il potente movimento degli astri. E’ un’opportunità incredibile di progresso e affrancamento psichico, che può liberare energie bloccate e favorire nuove idee, in direzioni prima impensabili. Se accogliamo e osserviamo con intelligenza e responsabilità le informazioni registrate dai nostri sensori durante un’Eclisse, possiamo sperimentare in modo davvero proficuo l'escursione emotiva e psichica che essa porta con Sé, facendola diventare un momento sacro di conoscenza e dignità cosmica, piuttosto che un confuso annaspare in balìa di emozioni talvolta più intense del consueto.
Se riusciamo ad ascoltare le nostre sensazioni, in particolare nelle due settimane che intercorrono tra un'Eclisse e l'altra (non di rado l'Eclisse di Luna e l'Eclisse di Sole avvengono in successione), non è difficile avvertire l’onda di forza che investe la Terra nella fase culminante dell’Eclisse. Ciascuno può farne l’esperienza, e sarà comunque un'esperienza. Nell’avvicinarsi e allontanarsi con le loro grandi masse, il Sole, la Luna e la Terra creano di fatto un’onda d'urto gigantesca. Se è tanto forte da rendere inquieti gli animali, zittire il vento e il canto degli uccelli, come se la Natura trattenesse il fiato in attesa dell’evento, gli esseri umani possono scegliere di partecipare di propria volontà a questo appuntamento con gli astri per comprenderne la lezione, che ci sospinge oltre i limiti usuali.
Dal momento che le prossime Eclissi sono abbastanza vicine, ne riporto, ad ogni buon conto, le date e gli orari:
- 26 giugno 2010, ore 13.40 (ora legale), ECLISSE PARZIALE LUNARE con Luna Piena in Capricorno;
- 11 luglio 2010, ore 21.30 (ora legale) - dopo due settimane - ECLISSE TOTALE DI SOLE, con Luna Nuova in Cancro.
Il fatto che non saranno visibili dall'Italia, non vuol dire che debbano passare inosservate. Anche solo per curiosità, provate in tale periodo a notare umori, pensieri, sogni, reazioni, vostre e delle persone attorno. Osservate il cielo, il vento, i cambi di luce: verificate di persona, sperimentate. Tanto meglio se, quando si approssima il fulcro centrale di ciascuna Eclisse, vi prendete un po' di tempo per raccogliervi ed eclissarvi a vostra volta, evitando magari di occupare la fase più importante del fenomeno con accese discussioni o conversazioni inutili. Oltre a perdere un’occasione speciale di contatto con voi stessi e l'Universo, trovereste con buona probabilità interlocutori distratti e intrattabili, frastornati dalle energie che li attraversano a loro insaputa.
Per sapere tempestivamente le date delle eclissi, delle stagioni e lunazioni dell’anno, esiste da oltre un secolo una pubblicazione tipicamente vicentina, il "Vero ed autentico Almanacco Meteorognostico”, noto anche come “El Pojana” che le riepiloga mirabilmente in un unico foglio, di antico stampo. Pur essendo caduto un po’ nella dimenticanza con il graduale scomparire dell'agricoltura locale, si trova ancora per fortuna in qualche tabaccheria o nei mercati della provincia, verso la fine dell’anno.
Mio nonno paterno, che negli anni sessanta cercava con lungimiranza di salvaguardare gli avari raccolti sparsi nei piccoli terrazzamenti montani, lo teneva sempre dietro la porta del tinello, in una delle tante contrade disseminate nelle Valli del Pasubio. Allora osservavo questa grande pagina stampata fitta fitta attaccata sulla porta senza capirci niente, pur avvertendone l’autorevolezza. Adesso, anche se non ho occasione di coltivare la terra, mi premuro di procurarmi per tempo l’Almanacco, e lo tengo in evidenza sulla porta della mia camera romana, sopra la quale campeggia lo stesso cielo.
1) Per ulteriori dettagli sulle tradizioni e i simboli di questi e altri momenti di passaggio dell’anno, rinvio al libro di Vicki Noble, "Il Risveglio della Dea", Casa Editrice Corbaccio, 1996, più volte ripubblicato.
tra Stagioni ed Eclissi
di Ornella Trentin
L’assillo per la sopravvivenza che un numero crescente di persone avverte in questo periodo, alimentato dai sussulti delle economie nazionali, sembra indurre a cercare ancoraggi meno instabili, o quantomeno a interrogarsi ogni tanto sul senso di un tale parapiglia. C’è da chiedersi se lo sgomento sarebbe stato altrettanto repentino (e se saremmo arrivati a questo punto), se non fosse stato logorato in modo sistematico il contatto con la Natura, con noi stessi e con gli altri esseri umani, sempre più disorientati e condizionabili. Ciò ha spalancato insidiose voragini nell’inconscio collettivo, puntualmente riempite, con prontezza sospetta, da ogni sorta di spauracchio.
Comunque sia, qualunque cosa accada sulla Terra, essa continua a ruotare su se stessa. Tutto scorre in modo sempre nuovo nel nostro Pianeta, perfino quando abbiamo l'impressione di essere intrappolati in situazioni senza sbocco; anche quando siamo immobili, la Terra viaggia imperterrita nello Spazio.
Già così manifesta la sua vitalità, che la tiene ben salda, senza alcun trucco, alla rete gravitazionale che la collega all’Universo nonché, probabilmente, ad altri Universi.
Quali creature della Terra, gli umani appartengono per natura a questo campo energetico intelligente. Tuttavia, appena se ne scordano, o la mente cade nell’orbita delle paranoie - personali o collettive - i Terrestri possono sentirsi insopportabilmente isolati e sperduti. Mancare il contatto fondamentale col Pianeta, è un po' come perdere le chiavi di casa. Urge recuperarle, per tornare a sentirci a nostro agio sulla Terra, e muoverci nella vita di ogni giorno con minore ansietà, ispirati nelle scelte materiali necessarie dalla fiducia di essere sostenuti dal Tutto, piuttosto che dal vicolo cieco dell’apprensione.
Per riprendere da qualche parte il filo che ci collega alla corrente universale, in un'epoca in cui il tempo e gli eventi sembrano sfuggire di mano, può essere utile riscoprire il ritmo naturale che sottende i nostri giorni, una sequenza che il nostro corpo fisico conosce del resto visceralmente ed è sempre ben contento di assecondare, perché lo rende salubre. Con un po’ di attenzione e di curiosità, si può notare come attraverso emozioni, sensazioni e percezioni, monitoriamo di continuo l’ambiente circostante. Più osserviamo in profondità, più aumentano le informazioni sensibili a nostra disposizione che, processate a velocità impensabile, ci permettono di agire d’istinto nelle situazioni più diverse con maggiore efficacia, poco sforzo, e magari un pizzico di divertimento!
Piano piano diventa facile riconoscere in anticipo i mutamenti di energia, soprattutto in coincidenza con i passaggi più significativi dell’anno solare. Tali abilità, innate in origine nella Specie Umana, sono per fortuna ancora patrimonio di popoli definiti, spesso con supponenza, “Primitivi”. La profusione di agende e calendari che circolano in prossimità dell'anno nuovo nelle città moderne, non sembra tener conto che i cicli planetari influiscono davvero sui ritmi quotidiani. Anzi, dimenticate in fretta le feste di fine anno, le giornate diventano ben presto un’affannosa rincorsa - spacciata per attivismo - lontana anni luce da ogni ritmo naturale!
Bisogna dire che, al riguardo, gli antichi erano un po’ meno sprovveduti!
Fasi salienti come i Solstizi erano tenute in gran conto. Lo testimoniano in varie parti d’Europa i Cerchi di Pietre e i Megaliti innalzati tra il 4000 e il 2000 a. C., in luoghi di grande energia come New Grange in Irlanda, nell’isola di Gozo a Malta, o a Stonehenge, nel sud dell'Inghilterra, ma anche i Boschi Sacri, un tempo circondati da una ben più intricata ed estesa foresta.
Questi ed altri passaggi rilevanti del ciclo annuale del Sole erano sottolineati con rituali e feste in numerose culture, tra cui la tradizione Celtica: gli Equinozi di Primavera e d’Autunno, ma anche i giorni a metà delle stagioni, appuntamenti durante i quali si dice che il velo tra i mondi si assottigli, rendendoci più permeabili alla conoscenza del Cosmo per accedere a nuove intuizioni e visioni.
Di tali date, celebrate in passato per rinvigorire periodicamente il contatto degli esseri umani con la Natura e l’Universo, alcune sono rimaste sotto altre forme, come ad esempio il 2 febbraio, a metà dell'Inverno, che è diventato nella Liturgia Cristiana il giorno della Candelora. Altri giorni importanti dell’anno sono stati invece dimenticati, oppure stravolti come il Celtico Samhain, il 31 ottobre, la cui
versione attuale ben poco ha a che fare con il rispetto e la sacralità originari.
Il Solstizio d’Estate, che segna il punto di maggiore irradiamento solare, è sottolineato nella tradizione Cristiana dalle celebrazioni di S. Giovanni Battista: l’accorciarsi delle giornate, che ha inizio dal Solstizio in poi, è ricompensato dall’annuncio profetico dell’arrivo di Cristo. Mentre il Natale coincide, con tutta evidenza, con il Solstizio d’Inverno, quando la nascita del Figlio di Dio sulla Terra arriva a rischiarare la lunga notte invernale. Seppure sempre più esteriore, l’abbondare di luci e candele nelle strade e nelle case durante le feste di fine anno nell’Emisfero Settentrionale, rievoca di fatto il ritorno della luce portato dal Natale e l'allungarsi delle giornate. 1)
Nel sapiente intarsio del ciclo del Sole attraverso l’avvicendarsi delle stagioni, si interseca armoniosamente il ciclo mensile della Luna, che influisce su semine, raccolti, maree, e in modo affascinante sui cicli femminili e sulle nascite. A questo stupefacente orologio cosmico, si aggiungono come eventi eccezionali variabili le Eclissi, con il loro magnetismo potente e particolare - a seconda della configurazione astronomica e astrologica del momento - una vera e propria lezione da apprendere, ogni volta diversa.
Le Eclissi non avvengono in modo improvviso e casuale!
Già in tempi remoti venivano previste in anticipo con precisione. Ogni anno, in periodi diversi, si verifica un numero variabile di Eclissi Lunari e Solari. Tali eventi, liquidati al giorno d’oggi sbrigativamente, vengono segnalati dai mezzi di comunicazione al massimo il giorno prima, o il giorno stesso dell’Eclisse. Questo fa sì che, o non se ne sappia nulla, o vi si arrivi impreparati, tutt'al più incuriositi all'idea di vedere l’Eclisse, quando sarebbe invece alquanto interessante "sentirla".
Infatti, conoscendo per tempo gli appuntamenti tra i corpi celesti che più ci sono familiari, le Eclissi possono rivelarsi una grande occasione di crescita, in cui è possibile entrare in contatto con le nostre impronte psichiche ed emotive più profonde. Grazie alla forte tensione che si crea durante un’Eclisse, a volte è possibile calarsi nelle aree più remote della nostra psiche, misurarsi con aspetti personali sconosciuti o considerati inespugnabili, e al tempo stesso allinearsi con il potente movimento degli astri. E’ un’opportunità incredibile di progresso e affrancamento psichico, che può liberare energie bloccate e favorire nuove idee, in direzioni prima impensabili. Se accogliamo e osserviamo con intelligenza e responsabilità le informazioni registrate dai nostri sensori durante un’Eclisse, possiamo sperimentare in modo davvero proficuo l'escursione emotiva e psichica che essa porta con Sé, facendola diventare un momento sacro di conoscenza e dignità cosmica, piuttosto che un confuso annaspare in balìa di emozioni talvolta più intense del consueto.
Se riusciamo ad ascoltare le nostre sensazioni, in particolare nelle due settimane che intercorrono tra un'Eclisse e l'altra (non di rado l'Eclisse di Luna e l'Eclisse di Sole avvengono in successione), non è difficile avvertire l’onda di forza che investe la Terra nella fase culminante dell’Eclisse. Ciascuno può farne l’esperienza, e sarà comunque un'esperienza. Nell’avvicinarsi e allontanarsi con le loro grandi masse, il Sole, la Luna e la Terra creano di fatto un’onda d'urto gigantesca. Se è tanto forte da rendere inquieti gli animali, zittire il vento e il canto degli uccelli, come se la Natura trattenesse il fiato in attesa dell’evento, gli esseri umani possono scegliere di partecipare di propria volontà a questo appuntamento con gli astri per comprenderne la lezione, che ci sospinge oltre i limiti usuali.
Dal momento che le prossime Eclissi sono abbastanza vicine, ne riporto, ad ogni buon conto, le date e gli orari:
- 26 giugno 2010, ore 13.40 (ora legale), ECLISSE PARZIALE LUNARE con Luna Piena in Capricorno;
- 11 luglio 2010, ore 21.30 (ora legale) - dopo due settimane - ECLISSE TOTALE DI SOLE, con Luna Nuova in Cancro.
Il fatto che non saranno visibili dall'Italia, non vuol dire che debbano passare inosservate. Anche solo per curiosità, provate in tale periodo a notare umori, pensieri, sogni, reazioni, vostre e delle persone attorno. Osservate il cielo, il vento, i cambi di luce: verificate di persona, sperimentate. Tanto meglio se, quando si approssima il fulcro centrale di ciascuna Eclisse, vi prendete un po' di tempo per raccogliervi ed eclissarvi a vostra volta, evitando magari di occupare la fase più importante del fenomeno con accese discussioni o conversazioni inutili. Oltre a perdere un’occasione speciale di contatto con voi stessi e l'Universo, trovereste con buona probabilità interlocutori distratti e intrattabili, frastornati dalle energie che li attraversano a loro insaputa.
Per sapere tempestivamente le date delle eclissi, delle stagioni e lunazioni dell’anno, esiste da oltre un secolo una pubblicazione tipicamente vicentina, il "Vero ed autentico Almanacco Meteorognostico”, noto anche come “El Pojana” che le riepiloga mirabilmente in un unico foglio, di antico stampo. Pur essendo caduto un po’ nella dimenticanza con il graduale scomparire dell'agricoltura locale, si trova ancora per fortuna in qualche tabaccheria o nei mercati della provincia, verso la fine dell’anno.
Mio nonno paterno, che negli anni sessanta cercava con lungimiranza di salvaguardare gli avari raccolti sparsi nei piccoli terrazzamenti montani, lo teneva sempre dietro la porta del tinello, in una delle tante contrade disseminate nelle Valli del Pasubio. Allora osservavo questa grande pagina stampata fitta fitta attaccata sulla porta senza capirci niente, pur avvertendone l’autorevolezza. Adesso, anche se non ho occasione di coltivare la terra, mi premuro di procurarmi per tempo l’Almanacco, e lo tengo in evidenza sulla porta della mia camera romana, sopra la quale campeggia lo stesso cielo.
1) Per ulteriori dettagli sulle tradizioni e i simboli di questi e altri momenti di passaggio dell’anno, rinvio al libro di Vicki Noble, "Il Risveglio della Dea", Casa Editrice Corbaccio, 1996, più volte ripubblicato.
Alimentazione e caldo.
ALIMENTI FUNZIONALI, INTEGRATORI, PROBIOTICI E PREBIOTICI:
CHE CONFUSIONE
Dr.ssa Loredana Circi - biologa nutrizionista
Ci avviciniamo all’estate, il caldo avanza, le esigenze nutrizionali si modificano, soprattutto per contrastare le perdite di acqua e sali minerali che una sudorazione esagerata può comportare. C’è da dire che comunque la sudorazione corporea è un meccanismo di difesa dell’organismo per regolare il mantenimento della temperatura corporea interna quanto appunto la temperatura esterna è estremamente elevata. Noi “mammiferi” siamo omeotermi, cioè abbiamo imparato nel nostro processo evolutivo ad adattarci ai cambiamenti ambientali, soprattutto termici, il nostro organismo lavora con feed-back negativo: se la temperatura esterna è troppo elevata sudiamo per raffreddare il corpo, se la temperatura esterna è bassa, lavoriamo per non dissipare l’energia accumulata.
E’ in questo periodo che soprattutto a seguito di messaggi pubblicitari incalzanti e spesso di conseguenza con scelte “fai da te” il consumatore cerca di orientarsi tra una giungla di offerte di integratori, alimenti funzionali ,probiotici, prebiotici nutraceutici, simbiotici e quant’altro allo scopo di trovare un giusto rimedio a una naturale risposta
dell’organismo, la sudorazione, ma anche ad alterazioni intestinali che nel periodo estivo si possono presentare in modo più evidente. Cerchiamo di fare allora un po’ di chiarezza tra queste offerte “sempre indispensabili?”conoscendole.
Nella sudorazione , le perdite di sodio, potassio, cloro, magnesio provocano spossatezza e disidratazione dello sportivo soprattutto, ma anche di chiunque segue una normale vita lavorativa durante il periodo estivo. Durante una competizione che si svolge a temperature elevate l'organismo può perdere anche qualche litro d'acqua e una quantità di sodio pari a 2 g per litro come è dimostrato da molteplici studi ,ma attenzione,il reintegro salino è essenziale solo in attività fisiche della durata superiore alle quattro ore. Considerando anche una sensibilità individuale alla disidratazione, si può comunque affermare che tutti gli integratori salini sono completamente ingiustificati per corse di durata inferiore alle due ore: basta reidratarsi con acqua (ed eventualmente carboidrati) per non avere alcun problema. Quindi assumere sì i liquidi necessari, ma l'acqua basta. Si può invece, per contrastare queste perdite, integrare i Sali minerali direttamente con gli alimenti che li contengono, quali la frutta, per esempio banane, albicocche, melone, e zuppe di verdure e legumi.
Negli ultimi anni si è assistito a un crescente interesse della comunità scientifica e dell’opinione pubblica nei confronti di una serie di alimenti classificati come “alimenti funzionali” , conosciuti e denominati anche come “medical food” o “nutraceutici”. Secondo l’European consensus on developing health claims legislation on functional foods (1999) un alimento può definirsi funzionale se al di là delle proprietà nutrizionali, è scientificamente dimostrata la sua capacità di influire positivamente su una o più funzioni fisiologiche, contribuendo a preservare o migliorare lo stato di salute e benessere e/o a ridurre il rischio di insorgenza delle malattie correlate al regime alimentare.
Per quanto riguarda i probiotici e prebiotici, il Ministero della Salute ha elaborato specifiche Linee guida (2005) allo scopo di definire sia le definizioni che il loro uso.
La definizione di termine Probiotico deriva da “pro bios” e significa “favorevole alla vita”. Le organizzazioni internazionali FAO e OMS hanno definito i probiotici come “microrganismi vivi e vitali che conferiscono benefici alla salute dell’ospite quando consumati, in adeguate quantità,come parte di un alimento o di un integratore”.
Sono da considerarsi probiotici gli alimenti che contengono colture vive benefiche di Lattobacilli, Bifidobacter, Streptococchi e Enterococchi che, assunti in adeguate quantità sono in grado di equilibrare la flora batterica intestinale migliorando il bilancio tra i vari ceppi presenti e contribuendo fra l’altro anche a una riduzione all’intolleranza al lattosio, alla riduzione di una situazione diarroica e al rafforzamento del sistema immunitario.
Il Prebiotico è invece una sostanza di origine alimentare non digeribile che, se somministrata in quantità adeguata, porta beneficio al consumatore grazie all’azione selettiva della crescita e/o dell’attività di uno o più batteri già presenti nel tratto intestinale o assunti contestualmente al prebiotico. Sono in genere carboidrati non digeribili (amido resistente, inulina, xilitolo, sorbitolo, oligofruttosio e altri oligosaccaridi indigeribili quali le pectine) – presenti ad esempio, nei carciofi,nella cicoria e nella buccia dei legumi – che non essendo attaccati dagli enzimi digestivi provocano una maggiore idratazione delle feci con conseguente accelerazione del transito intestinale, se introdotti in una dieta adeguata contribuiscono inoltre al riequilibrio di un assetto dislipemico (alterazione del colesterolo e trigliceridi).
Infine, come sempre deve prevalere il buonsenso, integratori, prebiotici, nutraceutici, probiotici, non sono alimenti miracolosi, possono comunque contribuire al mantenimento di un buon stato di salute, nell’ottica del significato di salute stessa.
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