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martedì 21 settembre 2010
Rievocazione storica Thiene 1942
Sabato 2 e Domenica 3 Ottobre la grande rievocazione storica a Thiene.
lunedì 20 settembre 2010
A Vicenza artisti per un giorno
Mostra internazionale di architettura di Venezia, domenica nella Loggia del Capitaniato un laboratorio ludico per trasformarsi in artisti e progettisti per un giorno
Un laboratorio a carattere ludico per avvicinare, sensibilizzare e coinvolgere attivamente bambini, ragazzi, adulti e famiglie ai temi della 12^ Mostra internazionale di architettura di Venezia, aperta al pubblico ai Giardini e all’Arsenale fino al prossimo 21 novembre. È “People meet… Biennale”, l’happening attivo-creativo che si terrà a Vicenza, nella Loggia del Capitaniato di piazza dei Signori, dalle 16 alle 18, in occasione della domenica senz’auto in programma per il 26 settembre prossimo.
L’iniziativa sarà condotta da operatori specializzati della Biennale, che favoriranno l’elaborazione di linguaggi artistici attraverso la fantasia e l’immaginazione in un luogo pubblico di incontro e aggregazione, stimolando così la relazione con il contesto sociale e il territorio. Bambini e ragazzi si trasformeranno quindi in artisti e in progettisti per realizzare opere legate alle discipline delle arti e dell’architettura dando libero sfogo alla creatività.
In linea con il tema della 12^ Mostra internazionale di architettura, l’iniziativa è organizzata nell’ambito del progetto “Educational” della Biennale, finalizzato a creare una serie di appuntamenti che agevolino la comunicazione diretta tra gli individui, in un’epoca in cui le tecnologie più avanzate sostituiscono il dialogo diretto tra le persone.
Un laboratorio a carattere ludico per avvicinare, sensibilizzare e coinvolgere attivamente bambini, ragazzi, adulti e famiglie ai temi della 12^ Mostra internazionale di architettura di Venezia, aperta al pubblico ai Giardini e all’Arsenale fino al prossimo 21 novembre. È “People meet… Biennale”, l’happening attivo-creativo che si terrà a Vicenza, nella Loggia del Capitaniato di piazza dei Signori, dalle 16 alle 18, in occasione della domenica senz’auto in programma per il 26 settembre prossimo.
L’iniziativa sarà condotta da operatori specializzati della Biennale, che favoriranno l’elaborazione di linguaggi artistici attraverso la fantasia e l’immaginazione in un luogo pubblico di incontro e aggregazione, stimolando così la relazione con il contesto sociale e il territorio. Bambini e ragazzi si trasformeranno quindi in artisti e in progettisti per realizzare opere legate alle discipline delle arti e dell’architettura dando libero sfogo alla creatività.
In linea con il tema della 12^ Mostra internazionale di architettura, l’iniziativa è organizzata nell’ambito del progetto “Educational” della Biennale, finalizzato a creare una serie di appuntamenti che agevolino la comunicazione diretta tra gli individui, in un’epoca in cui le tecnologie più avanzate sostituiscono il dialogo diretto tra le persone.
venerdì 17 settembre 2010
Digitale in Veneto: slitta lo switch off
SLITTA A FINE NOVEMBRE IL PASSAGGIO ALLA TV DIGITALE IN VENETO.
ROMA, 4 AGOSTO 2010 - Posticipata di oltre un mese la data in cui si effettuerà in Veneto il passaggio definitivo dalla tecnica analogica alla tecnologia digitale, con il graduale spegnimento di tutte le trasmissioni televisive in analogico. Lo ha reso noto il ministero dello Sviluppo economico spiegando che il Comitato Nazionale Italia Digitale (composto dai rappresentanti dell'Autorità per le Garanzie delle Comunicazioni, delle Regioni, delle associazioni di Tv locali e delle emittenti nazionali, dei produttori e distributori, dei consumatori e presieduto dal vice ministro Paolo Romani), ha concordato sulla data proposta dal ministero che sancisce il posticipo dell'inizio delle operazioni in tutto il Nord Italia, al fine di garantire le condizioni necessarie perché sia possibile il passaggio alla nuova tecnologia in un'area tanto vasta e complessa. Lo switch off nella Regione Veneto avverrà dal 27 novembre al 15 dicembre (invece dell'iniziale previsione di metà ottobre); stesse date per il Friuli Venezia-Giulia e l'Emilia Romagna. In Piemonte Orientale e Lombardia avverrà dal 25 ottobre al 26 novembre; in Liguria è stato, invece, posticipato al primo semestre del 2011, anche al fine di valutare la compatibilità radioelettrica con l'area tecnica toscana. La complessità tecnica del Piano nazionale di assegnazione delle frequenze, elaborato dall'Agcom, e i conseguenti problemi con le emittenti locali, hanno dilatato i tempi e impedito sino ad oggi la convocazione dei tavoli tecnici regionali propedeutici alle relative delibere di pianificazione e all'assegnazione delle frequenze da parte del ministero. Il Piano, infatti, è stato approvato e pubblicato sul sito solo il 28 giugno 2010. Questo, assieme alle incertezze relative alla numerazione automatica dei canali – il regolamento è stato approvato dall'Autorità il 17 luglio s corso - hanno reso necessario, nel rispetto delle esigenze di tutti gli attori del processo (comprese le imprese della produzione e distribuzione degli apparati), il rinvio a una data che consentirà, in ogni caso, di ultimare il passaggio in tutte le aree in oggetto entro il 2011. Il Piano di assegnazione deciso dall'Agcom è stato fortemente contestato dalle emittenti televisive del Veneto, le quali hanno denunciato il rischio di restare senza frequenze, o con frequenze tali da pregiudicare la prosecuzione dell'attività. Alla protesta si è associato anche il presidente della Regione, Luca Zaia. Anche l'Ordine dei giornalisti del Veneto, nelle scorse settimane, ha scritto al viceministro Romani e all'Agcom sollecitando una revisione del Piano di assegnazione, al fine di salvaguardi l'emittenza locale della regione, e con essa il pluralismo dell'informazione. Soddisfazione per il rinvio è stata espressa dal capogruppo del Pdl in Regione Venet o, Dario Bond, mentre secondo i consiglieri regionali veneti del Pd, Sergio Reolon e Piero Ruzzante lo slittamento è di durata talmente breve che rischia di non consentire la soluzione dei problemi.
mercoledì 15 settembre 2010
24° Scopriamo l'autunno nei campi a Schio
Scopriamo l’autunno nei campi – il prossimo 19 settembre
Grande attesa per la ventiquattresima edizione della pedalata “Scopriamo l’autunno nei campi”, in programma per il prossimo 19 settembre, che conduce le persone alla scoperta di campi e fattorie. “Quest’anno – spiega il presidente Coldiretti di Schio, Fabio Scorzato - abbiamo l’intenzione di dimostrare come l’agricoltura possa entrare anche nelle case cittadine. Proponiamo perciò il progetto Coldiretti della filiera agricola tutta italiana mettendo a disposizione alimenti locali, contadini e riconoscibili. La stretta relazione vitale tra agricoltura e territorio poi, già sperimentata pedalando e “vivendo” le aziende agricole tramite i laboratori, si arricchirà quest’anno grazie all’uso di stoviglie biodegradabili, realizzate con materiali derivanti da fonti vegetali rinnovabili, atte a gestire in modo più sostenibile i nostri rifiuti”.
Vicenza senza auto - Domenica 26
Domenica 26 settembre “Vieni in città senza la tua auto” : l’ordinanza e il calendario delle manifestazioni
Semaforo rosso per automobili e motorini, semaforo verde per pedoni, ciclisti... e farfalle, perché quando l’aria si fa troppo inquinata questi animali sono tra i primi a morire. Ritorna, con la suggestiva immagine che la pubblicizza, la domenica senz’auto di settembre: domenica 26 settembre, in centro storico e nei quartieri San Pio X, San Francesco, Laghetto, Villaggio del Sole e San Lazzaro, dalle 10 alle 18 sarà vietata la circolazione a tutti i veicoli a motore con qualsiasi tipo di alimentazione.
L’assessore all’ambiente e alla sicurezza Antonio Marco Dalla Pozza questa mattina ha presentato nel dettaglio l’iniziativa che viene organizzata al termine della Settimana europea della mobilità sostenibile. L’appuntamento internazionale, lanciato nel 2002 dalla Direzione generale ambiente della Commissione europea, quest’anno promuove il tema “Muoversi bene, vivere meglio” ( www.mobilityweek.eu ). Per questo motivo, con il blocco del traffico, l’amministrazione comunale di Vicenza propone un calendario di manifestazioni che quest’anno si annuncia particolarmente ricco.
“Da una giornata di divieto alla circolazione dei veicoli a motore – ha detto l’assessore Antonio Dalla Pozza – vogliamo trasformare il 26 settembre in una domenica di festa in cui far emergere, con la collaborazione delle associazioni e degli enti che hanno aderito all’iniziativa, la sensibilità ambientale dei cittadini che è sicuramente in crescita. Quanto agli interventi invernali per combattere l’inquinamento atmosferico, siamo in attesa di direttive univoche dalla Regione che riguardino tutti i capoluoghi. Con molta probabilità ripeteremo le limitazioni per i mezzi più inquinanti, ma sarà molto difficile quest’anno riuscire a sostenere i costi per più blocchi totali della circolazione”.
Centrobus e autobus urbani gratuiti
In occasione della domenica ecologica il Comune ha disposto che il centrobus (sia la sosta sia la corsa) e tutte le corse urbane degli autobus siano gratuiti.
Per tutto il giorno, quindi, centrobus gratuiti e intensificati nelle corse collegheranno i parcheggi di interscambio Stadio (circa 400 posti auto), Cricoli (circa 600 posti auto) e Dogana (circa 200 posti auto) con il centro storico. Nel dettaglio, la linea 10 Stadio – Cricoli funzionerà dalle 7.30 alle 20.30 ogni 8 minuti circa; la linea 20 Dogana – Duomo viaggerà dalle 7.30 alle 14 ogni 24 minuti e dalle 14 fino alle 20.25 ogni 12 minuti.
Anche le linee urbane degli autobus saranno gratuite per tutti il giorno e nel pomeriggio verranno appositamente intensificate: la linea 1 nella tratta via Moneta – Stanga passerà ogni 10 minuti; la linea 5 tra il Villaggio del Sole e Ospedaletto avrà 4 corse ogni 12 minuti alternate a una corsa ogni 24 minuti; la linea 7 tra San Pio X e la stazione circolerà ogni 15 minuti.
A presidiare i 16 varchi alla zona vietata, assieme agli agenti della polizia locale, ci saranno i volontari della protezione civile, degli alpini e degli scout dell’Agesci. La sanzione per chi viola il divieto di accesso sarà di 78 euro, ma la presenza di volontari alle porte della città servirà proprio a informare e a scoraggiare comportamenti a rischio multa.
In caso di previsioni di pioggia battente la domenica senz’auto sarà annullata e tutti i divieti installati ai varchi saranno rimossi. “In quel caso – ha precisato l’assessore – la manifestazione non sarà riproposta in un’altra giornata perché non potremmo permetterci di sostenere di nuovo i costi, che ammontano a circa 22 mila euro”.
Chi può circolare
Nell’area vietata alla circolazione, con autocertificazione o apposita certificazione, potranno circolare come al solito i veicoli dei portatori di handicap, quelli che trasportano malati gravi o persone da sottoporre a terapie, cure, analisi o visite mediche; i mezzi delle persone che assistono ricoverati in luoghi di cura e nei servizi residenziali; i veicoli al seguito di matrimoni, funerali o altre cerimonie religiose; chi deve raggiungere una farmacia di turno all’interno del perimetro (con autocertificazione o ricetta medica); chi accompagna o va a prendere persone alla stazione dei treni, delle corriere, oppure a prendere aerei o navi (con autocertificazione o biglietto); gli ospiti degli alberghi dell’area vietata per quanto riguarda il percorso per e dalla struttura (con copia della prenotazione); i veicoli con targa estera e targa E.E. (escursionisti esteri); quelli dei sacerdoti e ministri di culto per gli adempimenti del proprio ministero; quelli dei direttori e giudici di gara che si stanno recando a una manifestazione; i mezzi con almeno 4 persone a bordo che trasportano atleti che si stanno recando o tornano da una gara; i turnisti residenti o che lavorano nell’area interdetta, con turno non sufficientemente coperto dal servizio di trasporto pubblico.
Potranno inoltre circolare i mezzi dei corpi e servizi di polizia, i mezzi di soccorso e dei medici in servizio di visita domiciliare, i veicoli di paramedici e tecnici ospedalieri o di case di cura in servizio di reperibilità, i mezzi di associazioni che svolgono assistenza sanitaria o sociale, i veicoli che trasportano pasti confezionati per mense e comunità.
Circolazione consentita anche agli autobus di linea, ai bus turistici, ai taxi e alle vetture in servizio di noleggio con conducente, ai mezzi del pronto intervento, a quelli per il trasporto delle derrate deperibili, dei farmaci, ai veicoli a servizio dei mezzi di informazione (con contrassegno esterno o autocertificazione).
Perimetro della zona vietata (le strade in neretto sono percorribili):
Via Ferretto de Ferretti (dalla linea ferroviaria a Viale Verona) – Viale Verona (dall’altezza del distributore Esso nei pressi di Via Sella fino a Viale San Lazzaro) – Viale San Lazzaro – Strada Padana Superiore verso Verona (da Viale San Lazzaro a Viale del Sole – raccordo Nord Ovest – raccordo Est) – Viale del Sole (da Strada Padana verso Verona fino a Via Brg Granatieri di Sardegna) - Via Brg Granatieri di Sardegna (da Viale del Sole a Via Biron di sopra) – Strada Biron di sopra (escluso il tratto compreso nell’area interdetta da Via Brg Granatieri di Sardegna fino a Strada del Pasubio) - Strada Pasubio (da Via Biron di Sopra a Viale Diaz) - Viale Diaz (da rotatoria all’Albera fino a Viale Dal Verme – il perimetro passa a nord dell’area abitata presente tra Via Albricci e Via Monte Suello, queste sono comprese nell’area vietata) – Viale Dal Verme - Strada Sant’Antonino (da Via Monte Suello a Via Cresolella) – Strada della Cresolella (il perimetro prosegue fino a Via Lago Maggiore, strada compresa all’interno dell’area interdetta congiungendosi con Strada Marosticana) - Strada Marosticana (da Via Lago Maggiore fino a Viale Grappa) – Viale Grappa (da Strada Marosticana fino a Via Pforzeim, per la sola uscita dal park Cricoli) - Via Pforzeim - Viale Cricoli (da Via Pforzeim a Viale Fiume) – Viale Fiume – Viale Trieste (da Via Fiume fino alla ferrovia Vicenza - Schio) – ferrovia Vicenza - Schio (da Viale Trieste fino a strada di Bertesina) – Strada di Bertesina (da ferrovia Vicenza - Schio fino a Via Moro) - Via Moro (fino a Strada di Ca’ Balbi) – Strada di Ca’ Balbi (da Via Moro a Viale Camisano) - Viale Camisano (da Strada di Ca’ Balbi alla ferrovia Milano Venezia) – ferrovia Milano Venezia (da Viale Camisano fino a Via Ferretto de Ferretti).
Strade percorribili all’interno del perimetro:
Via Fermi – tutta percorribile; Via Pieropan (da Via Fermi a Strada delle Cattane) - Raccordi Nord Ovest ed Est di Viale del Sole; Strada delle Cattane – tutta percorribile; Viale Crispi– tutta percorribile; Viale del Mercato Nuovo (da Via L. Antonini a Via Fermi); Via Farini– tutta percorribile; Via Legione Antonini (da Via del Mercato Nuovo a Via Pecori Giraldi) – Viale Pecori Giraldi (da Via Legione Antonini a rotatoria all’Albera); Viale Dal Verme - tutta percorribile; Viale Diaz – tutta percorribile; Strada Sant’Antonino – tutta percorribile; Strada della Cresolella – tutta percorribile; Strada Marosticana – tutta percorribile; Viale Fiume – tutta percorribile; Via Ragazzi del ’99 – tutta percorribile; Viale Astichello – nel tratto compreso tra via Ragazzi del ’99 fino a Via Baden Powell compresa; Viale Trieste – percorribile dall’intersezione con Via Quadri verso Treviso; Via Quadri – tutta percorribile; Strada di Bertesina – tutta percorribile; Via Spalato – tutta percorribile; Viale Trissino – da Viale della Pace a Via Bassano; Via Bassano – tutta percorribile; Viale della Pace – percorribile da Viale Trissino fino all’intersezione con Viale Camisano; Viale Camisano – tutta percorribile; Via Vittime Civili di Guerra – tutta percorribile; Via dello Stadio – percorribile da Via Bassano alla Riviera Berica; Viale Risorgimento Nazionale – tutta percorribile.
Il testo completo dell’ordinanza, la mappa, l’elenco delle vie che delimitano la zona vietata, il modulo per l’autocertificazione sono pubblicati sul sito www.comune.vicenza.it (sezione Primo piano).
Per informazioni:
Ufficio relazioni con il pubblico – tel 0444221360
Settore ambiente e tutela del territorio – tel 0444221598
Comando polizia locale – tel 0444545311
Segreteria telefonica 24 ore su 24 – 0444222324
Il programma delle iniziative
In occasione della domenica senz’auto sono particolarmente numerose, quest’anno, le iniziative che sono state messe in campo per proporre un modo più ecologico di vivere la città. Anche i negozi del centro, domenica 26 settembre, resteranno aperti.
Ponte degli Angeli e Riviera Berica: “Puliamo il mondo”
La pulizia del Bacchiglione a Ponte degli Angeli e della pista ciclabile della Riviera Berica, tra Porta Monte a Debba, saranno l’obiettivo dell’edizione vicentina di “Puliamo il mondo”. Si tratta della più grande iniziativa di volontariato ambientale, alla quale, l’anno scorso, hanno partecipato 1.700 comuni e 700.000 mila volontari per contribuire a creare città più pulite e vivibili. A Vicenza operatori del consorzio Alta Pianura Veneta e di Aim Valore ambiente effettueranno la pulizia straordinaria dell’alveo del fiume in prossimità del ponte e volontari coordinati dal Comune di Vicenza e da Legambiente si occuperanno della pulizia della pista ciclabile Casarotto.
Questa mattina, alla presentazione della manifestazione, c’era il presidente del consorzio Antonio Nani: “Abbiamo aderito con entusiasmo alla proposta di Vicenza – ha detto Nani - che ci ha chiesto di metter a disposizione i nostri uomini e i nostri mezzi per pulire il Bacchiglione nella zona di ponte degli Angeli. Compito del consorzio è tenere pulito il territorio, ma la competenza sul Bacchiglione sarebbe del genio civile, che però non ha i mezzi per intervenire. Pertanto ci accolleremo noi il lavoro perché siamo convinti che l’acqua sia un bene di tutti e che, se i fiumi sono puliti, il beneficio ricada su tutti”.
Quanto alla pulizia della pista ciclabile organizzata dal Comune con Legambiente, l’assessore Dalla Pozza ha lanciato un appello: “Invito tutti i cittadini che hanno voglia di vivere in modo davvero ecologico domenica 26 a contattare l’assessorato all’ecologia (0444221598 oppure assambiente@comune.vicenza.it) per ricevere l’apposito kit di “Puliamo il mondo “ ed essere inseriti nelle squadre dei volontari che, se saranno sufficientemente numerosi, potranno occuparsi anche della pulizia degli altri percorsi ciclabili della città”.
Piazza Castello
Fin dal mattino nei gazebo allestiti da Tuttinbici e da Zeppeling sarà possibile prendere informazioni sulla mobilità ciclabile; nel pomeriggio, con partenza alle 15, Tuttinbici organizzerà una pedalata ecologica alla scoperta delle mura della città alla quale si potrà partecipare anche noleggiando gratuitamente le biciclette di Zeppeling. Sempre in piazza Castello, Cicletica proporrà dimostrazioni su come riparare la propria due ruote.
Piazza dei Signori e Piazza Biade
Al Forum Center di piazza dei Signori sarà possibile visitare (con orario 10-13, 14-18) la mostra fotografica ad ingresso libero “Scatti d’aria pulita – immagini di mobilità sostenibile”, tappa conclusiva del concorso organizzato dal Comune di Vicenza in collaborazione con il fotoclub “Il punto focale”.
Nella Loggia del Capitaniato, tra le 16 e le 18, ci sarà “People meet ... Biennale”, un laboratorio per ragazzi condotto da operatori specializzati della Biennale di Venezia in occasione della 12 a Mostra Internazionale di Architettura.
Durante tutto il giorno sia piazza dei Signori che piazza Biade saranno allestite con i golosi banchi della Piazza dei Sapori, tradizionale manifestazione proposta da Confesercenti.
Contrà Garibaldi
Davanti al palazzo delle poste, per tutta la giornata, ci saranno i gazebo informativi di WWF, Legambiente, Italia Nostra e Acque Vicentine, e un’esposizione di veicoli elettrici ad emissione zero (iniziativa, quest’ultima, in via definizione).
Corso Fogazzaro e Piazza San Lorenzo
Annullata per il maltempo mercoledì 8 settembre, la 22a edizione di “Mestieri in strada” verrà riproposta domenica 26 tra corso Fogazzaro e piazza San Lorenzo in collaborazione con la neonata associazione “Vivere il centro” e con il supporto dell’Associazione Artigiani e Aim. Dalle 9 alle 20 saranno rievocati i mestieri di inizio ‘900 con 25 figuranti in abiti d’epoca e ci sarà spazio per l’animazione dei più piccoli.
Campo Marzo
Per tutto il giorno a Campo Marzo saranno di scena gli sport nell’ambito dell’iniziativa “Camminando tra gli sport” che vedrà la presenza numerose associazioni cittadine invitate a presentare le più diverse discipline.
Dalle 9 alle 12,30, buone letture e libri in prestito al Punto Biblioteca della Bertoliana.
Altre iniziative di domenica 26 settembre
A palazzo Chiericati sarà possibile accedere alle visite guidate del cantiere della pinacoteca civica (prenotazione telefonica allo 0444222811-13); al teatro Olimpico, alle 18, sarà messo in scena l’Oreste di Euripide nell’ambito del 63° Ciclo di spettacoli classici (a pagamento). Al Lamec (piano terra della Basilica Palladiana) si potrà visitare la mostra di Fabio Sandri “Produzione di immagini” (ingresso libero). Le frecce tricolori saranno protagoniste di una mostra fotografica allestita al Palazzo delle Opere Sociali per ricordare i 50 anni della storica formazione (ingresso libero). A Palazzo Barbaran Da Porto, infine, si potrà visitare la mostra “Sulla scena del crimine. I corpi del reato e i luoghi del delitto a Vicenza (1820-1850)”, allestita da Cisa e Archivio di Stato di Vicenza (ingresso 3 euro).
Aspettando la domenica ecologica
In occasione della Settimana europea della mobilità sostenibile l’associazione Tuttinbici FIAB Vicenza proporrà due iniziative dedicate a chi si sposta abitualmente sulle due ruote: giovedì 16 settembre, dalle 9 alle 12 a piazza Castello, volontari dell’associazione conteranno una a una le biciclette che entreranno in centro e regaleranno ai ciclisti un piccolo dono, mentre mercoledì 22 settembre sempre in piazza Castello dalle 20.30 alle 22 ci sarà l’evento “Il ciclista illuminato”, con la distribuzione di giubbetti rifrangenti ai ciclisti che entreranno in centro (contributo di 2 euro).
Sabato 18 settembre alle 18, infine, al Forum Center di piazza dei Signori ci sarà l’inaugurazione della mostra fotografica “Scatti d’aria pulita – immagini di mobilità sostenibile”, a conclusione del concorso organizzato dal Comune di Vicenza in collaborazione con il fotoclub “Il punto focale” .
Bibloteca Bertoliana parte il progetto "Volti vicentini"
Biblioteca Bertoliana, parte il progetto “Volti vincenti” per creare una banca dati on line dei ritratti dei vicentini illustri
I ritratti di uomini politici, intellettuali, scienziati, religiosi, viaggiatori, che hanno fatto la storia di Vicenza, raccolti in una banca dati on line.
E’ l’obiettivo della nuova iniziativa targata Biblioteca Bertoliana che intende così soddisfare le numerose richieste da parte di studiosi e di cittadini interessati alla storia della città e che intende dimostrare che anche a Vicenza esiste ed è forte il binomio “ritratto-potere”: perché chi conquista un posto nella storia acquisisce il diritto di essere ricordato attraverso la sua effige e il ritratto diviene pertanto il principale veicolo di manifestazione del potere guadagnato.
La creazione di una galleria di ritratti dei vicentini illustri – che è stata presentata questa mattina a palazzo Trissino dall’assessore alla cultura Francesca Lazzari, dal presidente della Biblioteca Bertoliana, Giuseppe Pupillo, e dal vicepresidente della Fondazione Cariverona, Ambrogio Dalla Rovere - passerà dunque attraverso il recupero, la scansione digitale e la catalogazione dell’iconografia contenuta negli archivi della Bertoliana: finora infatti il recupero di molte informazioni non era agevole, in quanto la catalogazione fatta nel tempo si riferisce alle opere nel loro complesso e non ai singoli contenuti.
“L’iniziativa è molto importante e interessante per la vita culturale della città e della Bertoliana stessa – ha dichiarato Lazzari -. Sarà un lavoro significativo anche per il mantenimento della memoria su supporti tecnologici avanzati in modo da non perderla. Il risultato di questa iniziativa sarà una storia di Vicenza per immagini, una storia per ritratti”.
Confezionato dalla Bertoliana per un costo complessivo di 58.500 euro, il progetto “Volti vincenti” ha trovato il sostegno della Fondazione Cariverona, che finanzia infatti il progetto con 30 mila euro. Tre le fonti su cui si procederà: le immagini della raccolta Marasca, che raccoglie i ritratti vicentini che don Pietro Marasca mise insieme durante tutta la sua vita e che a fine Ottocento donò alla biblioteca vicentina; i ritratti sciolti conservati nella raccolta dei disegni della biblioteca; e la raccolta di ritratti e foto utilizzati dal memorialista Giovanni Da Schio per impreziosire i 18 volumi manoscritti della sua monumentale opera “Persone memorabili di Vicenza” (secolo XIX).
“Il grande problema delle biblioteche storiche – ha spiegato Pupillo – è stato in questi anni quello di passare da una funzione prevalentemente conservativa, e quindi anche di accesso limitato a pochi studiosi, alla valorizzazione del patrimonio acquisito, in modo da aprire l’accesso dei documenti agli studiosi di tutto il mondo. Negli anni anche la Bertoliana ha proceduto su questa strada, ma sono stati interventi assai impegnativi e costosi, possibili grazie al sostegno generoso della Fondazione Cariverona”.
“La Fondazione ha sempre investito molto sulla cultura – ha infatti dichiarato Dalla Rovere -. In questi ultimi anni per la Bertoliana di Vicenza abbiamo stanziato più di 300 mila euro, anche se il contributo più importante è datato giugno 2003, quando per la ristrutturazione di palazzo Cordellina, sede direzionale della biblioteca, la Fondazione stanziò 5,5 milioni. Il restauro, del resto, riguardava un monumento non soltanto architettonico, ma anche della cultura vicentina”.
Se dunque l’iniziativa “Volti vincenti” consentirà da un lato di delineare la storia di chi rappresentava il “potere” vicentino, dall’altro permetterà di creare una galleria di immagini di illustri vicentini sulla falsa riga di quanto Paolo Giovio nel Cinquecento insegna a fare nei suoi “Elogia”, profili biografici che corredano il ritratto relativo a ciascun personaggio della sua collezione. La sistematizzazione della memoria proposta dal letterato, dall’epoca arcaica a quella contemporanea, si pone come modello per un’ampia catalogazione dei personaggi che hanno fatto la storia della civiltà.
L’abbondante trattatistica relativa al ritratto che si diffonde dalla fine del XVI secolo, del resto, dimostra il crescente interesse di pubblico verso il genere. Basti pensare che nel corso del Cinquecento si moltiplicano le commissioni di gallerie di ritratti di uomini illustri e virtuosi, distintisi nelle lettere, nelle armi o nella vita religiosa. E la ritrattistica arriva addirittura ad essere regolamentata attraverso i dictat proposti nei trattati d’arte.
Il ruolo del ritratto rispetto al potere rimane dunque invariato nei secoli: i due termini sono vincolati da stretti e sottili legami di diritti e doveri che ne determinano l’uguale sorte, comune fortuna o sventura, ricordo eterno o definitiva “damnatio memoriae”.
lunedì 13 settembre 2010
Fabio Sandri a Vicenza
“Produzione di immagini”, la mostra di Fabio Sandri al LAMeC
“Produzione di immagini” la mostra di Fabio Sandri che verrà inaugurata sabato 18 settembre alle 18,30, al LAMeC (Basilica Palladiana) riunisce una serie di opere emblematiche del suo percorso artistico recente, basato sull’uso sperimentale dell’impronta diretta su carta fotosensibile. La mostra è realizzata dall’assessorato alla cultura del Comune di Vicenza con il sostegno di Regione Veneto, Aim e Gemmo Spa. Questo supporto che reagisce alla luce, viene utilizzato come un elemento bidimensionale che registra in modo meccanico e automatico presenze e forme dello spazio tridimensionale e permette anche di dare forma allo scorrere del tempo. L’artista ha iniziato questo percorso usando con modalità originali il fotogramma, tecnica già sperimentata nelle arti visive a partire dalle Avanguardie primo-novecentesche (in particolare da Man Ray e Lazslo Moholy-Nagy), nella quale le immagini vengono fissate senza l'impiego di una macchina fotografica: nel caso di Sandri, sono intere stanze abitative a venire registrate e riprodotte. Un’altra serie di lavori mostra i risultati dell’esposizione continua della carta fotografica alla luce naturale dell’ambiente e al fascio di luce più intensa di una videoproiezione.
La mostra, a cura di Eva Fabbris, ha il suo fulcro nell’opera-dispositivo “Garage”, una “nicchia d’ombra” nella quale si producono gli “Autoritratti di tempi lunghi”. Chi si affaccia verso l’interno del box viene ripreso da una telecamera e la sua immagine viene proiettata in tempo reale sulla parete di fondo, che è ricoperta parzialmente di carta fotosensibile. Grazie all’intensità luminosa della proiezione, quest’immagine si registra sulla carta: gli “Autoritratti di tempi lunghi” esposti in mostra sono stati realizzati nella primavera e estate del 2010 e ritraggono l’artista stesso e i visitatori del suo studio, ai quali Sandri ha chiesto di stare in posa sulla soglia del Garage per un minimo di quindici minuti. Nel corso della mostra si produrranno nuovi ritratti del pubblico, che avrà così la possibilità di fare in prima persona l’esperienza di un tempo lungo trascorso in una situazione di stasi, durante il quale “cerca” e forma una propria immagine.
Per questa occasione è stato prodotto un catalogo con testi di Tim Otto Roth ed Eva Fabbris.
La mostra resterà aperta al pubblico fino al 24 ottobre, dal martedì alla domenica, dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 19. Informazioni allo 0444222122, uffmostre@comune.vicenza.it
Note biografiche
Fabio Sandri è nato a Valdagno (Vicenza) nel 1964 e vive a Brogliano. Si è diplomato all’Accademia di Belle Arti di Venezia; nel 1988 ha tenuto la sua prima mostra personale intitolata Luoghi. Dal 1991 al 1996 ha collaborato alla programmazione del laboratorio Otttomat di Montecchio Maggiore (Vicenza); insegna al Liceo Artistico “U. Boccioni” di Valdagno. Ha esposto il suo lavoro in Italia, Slovenia, Cekia e Gran Bretagna, di recente ha partecipato a Fotografia Europea 2009, tenuto mostre presso Exitarte di Vittorio Veneto e la Galleria Artericambi di Verona ed è stato presente in collettive presso l’Istituto di Cultura Italiana a Berlino, il Kurpfalzischmuseum di Heidelberg, la Kettle’s Yard dell’University of Cambridge.
Vicenza: Fiori, colori e..."
Ritorna in piazza dei Signori “Fiori, colori e…”, seconda edizione della mostra mercato di floricoltura, orto botanica e prodotti della natura
Ritorna da venerdì 17 a domenica 19 settembre la manifestazione “Fiori, colori e...”, la mostra mercato di floricoltura, orto botanica e prodotti della natura organizzata dall’associazione culturale Il Tritone in collaborazione con il Comune di Vicenza e l’associazione Noter de Berghem di Bergamo.
Dopo il weekend della grande festa della Rua e quello delle manifestazioni proposte in concomitanza di VICENZAORO Choice, tra cui il tradizionale Mercato dell’artigianato e collezionismo organizzato proprio dall’associazione Il Tritone, anche il prossimo fine settimana si caratterizzerà per un’attenzione particolare al centro storico di Vicenza, dove i negozi resteranno aperti anche di domenica.
Questa mattina hanno presentato la seconda edizione dell’evento l’assessore allo sviluppo economico e produttivo Tommaso Ruggeri e la presidente dell’associazione “Il Tritone” Anna Marsiletti.
“Questa rassegna ci è particolarmente gradita perché rientra nel progetto di abbellimento del centro utilizzando i fiori – dichiara l’assessore Ruggeri -. Negli ultimi tempi abbiamo infatti arricchito le vie della città con fioriere e aiuole colorate e continueremo poco per volta proseguendo per questa strada in corrispondenza con la disponibilità economica. Per questo ringrazio l’associazione Il Tritone che si rende disponibile ad organizzare anche la seconda edizione della manifestazione. Quest’anno abbiamo allargato gli orizzonti - continua l’assessore - accogliendo anche l’associazione Ghoan che si occupa della diffusione della cultura giapponese e con la quale nel 2010 abbiamo sviluppato anche altri progetti. In fondo Vicenza è una delle città più multietniche d’Italia e i numerosi turisti giapponesi amano del nostro paese la cultura, la gastronomia e i nostri prodotti.”
“Saranno 60 gli espositori che arriveranno in piazza dei Signori e piazza Biade – spiega la presidente dell’associazione “Il Tritone” Anna Marsiletti -. Quest’anno verrà allestita l’area di fronte alla Basilica con degli ombrelloni in modo da dare l’idea che i fiori nascano dalla pavimentazione, mentre nella Loggia del Capitaniato verranno ospitate alcune associazioni collegate al mondo della floricoltura che l’anno scorso non erano presenti”
Fortemente voluto dal sindaco Achille Variati, che ha fatto di “Vicenza fiorita” uno slogan della sua amministrazione, l’evento “Fiori e colori e ...” è stato pensato per rispondere al crescente interesse verso la cultura del verde.
Piazza dei Signori e piazza Biade si trasformeranno infatti in un vero giardino con la presenza di 60 espositori italiani e stranieri che a partire dalle 12 di venerdì 17 settembre coloreranno il “salotto” della città, con i suoi palazzi e la Basilica Palladiana. Piante, articoli di giardinaggio, manuali e volumi fotografici, attrezzature per l’arredo giardino, ma soprattutto composizioni e angoli fioriti con erba e piante, pozzi di ville venete, pietre antiche ed ancora golose specialità della natura proposte per la prima volta nella tre giorni di Vicenza saranno protagonisti di un’unica grande manifestazione che renderà uniche le due piazze del centro storico.
Particolarmente ricca, dopo i positivi riscontri della prima edizione, la platea degli ospiti.
Il club bonsai Il Faggio di Monticello Conte Otto, che riunisce dal 2005 gli appassionati delle piccole piante per favorire lo studio e la promozione della nobile ed antichissima arte orientale del bonsai, esporrà numerosi bonsai rari, proponendo la propria consulenza nell’impostazione, nella coltivazione e nel mantenimento di queste piante.
Grazie alla presenza degli Amici dei Parchi la manifestazione darà inoltre l’opportunità di conoscere da vicino un mondo che esalta la bellezza degli alberi. L’associazione, con sede alla biblioteca La Vigna di Vicenza, favorisce infatti la conoscenza ed il corretto uso dei parchi storici e delle aree verdi di Vicenza, in particolare nelle scuole, dove promuove il concorso Alberi per il futuro.
Tra le nuove partecipazioni ci sarà quella dell’associazione Gohan, costituita nel 2007 con lo scopo di far conoscere e diffondere la cultura giapponese nei suoi molteplici aspetti, tra cui il celebre vivaismo dalla secolare tradizione.
Saranno inoltre presenti l’associazione Garden Club di Vicenza aderente all'A.G.I. (Associazione Giardini Italiani), impegnata nella diffusione della conoscenza dei giardini, nella difesa del mondo della natura, nella protezione della flora spontanea, nella conservazione di parchi e giardini pubblici e privati, e l’associazione Civiltà del Verde, sempre con sede in città, che si rivolge a tutti i cittadini che amano il verde e il proprio territorio e lo ritengono un bene da difendere, salvaguardare e valorizzare.
Rose e cucina
La rosa in cucina
di Gabrialle Grasselli
Lessi in un manuale sulla bellezza naturale:
“La figlia di un sultano,
vide, passare lento,
uno strato oleoso,
Dall’odore intenso di rose”, (suggestionava il libro)
Capii trattarsi di “olio di rose”.
Uscii velocemente in giardino e raccolsi più petali di rose che potei, le misi in un barattolo di vetro e … aspettai per qualche settimana.
Alla mattina esponevo il barattolo al sole e lo ritiravo al tramonto, prima dello scendere della rugiada.
Uff! Dopo un po’ il mio nettare andò a marcire e buttai tutto nel letamaio a fare “compost”, per le verdure a venire.
Ricordo, per consolarmi mi cimentai in una torta di rose: pan di spagna, ricoperto alla glassa di zucchero a velo, petali di rose per guarnizione e per finire una bella foto, la quale adesso sta in soffitta dentro ad una busta semiaperta ad emanare il ricordo di odori e profumi lontani nel tempo.
- Torno alla cucina, la stanza di casa dove, il profumo di donna, si mescola con gli aromi del cibo.
Aromi intensi, profusi, dolci, amari, sensibili, delicati, piccanti, potenti.
Odori acri, pungenti, soffocanti, inebrianti, stuzzicanti, provenienti da terre lontane, da etnie diverse, da colori diversi.
Dall’angolo del cane e del gatto, si sente salire l’odore intenso di crocchette: pasta alle verdure con pezzetti di carne, il tutto irrorato con un fruttato filo d’olio d’oliva.
Odore d'avanzi di pesce, resti di un pranzo importante.
Il “miao” del gatto, ti chiede un po’ di latte: latte fresco appena munto, fresco di montagna come l’odore di Pino Silvestre dentro al tampone assorbi odori messo vicino al lavabo.
Se, poi verso sera, entrano gli amici, faccio loro onore con un buon bicchierino di rosolio.
Dolce armonia di miscuglio fra le rose del giardino, alcool e acqua zuccherata; imprigionato dentro ad una bottiglia di vetro dall’aspetto antico che fa bella mostra di se, messa sopra al comò.
Sullo scaffale, fra i libri di cucina, ritrovo il mio “ manuale della bellezza naturale” di un tempo.
Sfoglio la pagina sull’indice delle rose e scopro una nuova ricetta: “Rose Bowl”.
Inizia perciò, per me, una nuova stagione di vasi e travasi.
Mettere e togliere spezie. Aggiungere oli essenziali.
Intanto sta arrivando l’inverno. L’odore tremendo di cavolo verza, “appesta” brevemente tutta la casa.
Aspetta! ... Apro il mio “Rose Bowl”.
E’ fantastico!
Carreras a Marostica (Vi)
Il grande ritorno di Josè Carreras
di Stefano Saggin
L’appuntamento per tutti i vicentini e non è per il 14 settembre a Marostica in una delle più belle piazze italiane, ovvero piazza degli Scacchi dove si potrà seguire il concerto di uno dei più grandi tenori di ogni tempo ovvero: Josè Carreras.
L’usignolo catalano arriva in veneto, dopo aver trascorso anni ad inebriarci di melodie fantastiche giunte poi all’apice e alla consacrazione definitiva con l’esibizione: THE THREE TENORS’ del 1990, in perfetta simbiosi con altri due grandi della lirica come Placido Domingo e Luciano Pavarotti.
Marostica è pronta a riceverLo vestita a festa e trasformata in un grande teatro all’aperto, dove il Maestro sarà accompagnato dall’Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza diretta dal maestro spagnolo David Gimenez, reduce da grandi successi internazionali. Nel corso della grande esibizione il Maestro potrà contare sul supporto del grande soprano Gladys Rossi che ci guideranno tra le più belle canzoni italiane e spagnole tra cui: “L’Arlesienne Suite” di George Bizet, i Vespri Siciliani di Giuseppe Verdi, La Cavalleria Rusticana di Mascagni e molti altri brani mai dimenticati.
Sicuramente è un’occasione più unica che rara vedere all’opera Carreras, visto che son passati 19 anni dell’ultima esibizione nel vicentino e più precisamente a Vicenza in Piazza dei Signori dove registrò un successo incredibile contornato da numerosi bis. Finalmente potremmo ammirarlo anche nell’Alto Vicentino, dove arriva dopo aver cantato in tutti i più grandi teatri del mondo come il Staatsoper di Vienna, il Covent Garden di Londra, il Metropolitan Opera di New York.
Poi nel1975 il gran debutto alla Scala di Milano dove interpretò Riccardo nell’opera “Un ballo in maschera” di Giuseppe Verdi; purtroppo il 1987 non è stato l’anno migliore per il tenore catalano in quanto venne colpito da una grave forma di leucemia, quando tutti pensavano che fosse giunto al capolinea eccolo rialzarsi e raccogliere al suo fianco gli amici di sempre: Luciano Pavarotti e Placido Domingo.
Ed è proprio in concomitanza con i mondiali di calcio a Roma, che viene fissato il primo concerto dei tre tenori destinato soprattutto a raccogliere fondi a favore della fondazione contro la leucemia. Quindi prima di essere il Maestro, il tenore, l’usignolo abbiamo anche l’onore di avere davanti ai nostri occhi una persona che ha visto probabilmente la morte in faccia, e dopo aver aggirato l’ostacolo si è messo a disposizione dei meno fortunati. Dunque riassumendo il tutto abbiamo la più bella piazza dell’Alto Vicentino tirata a lucido, pronta a ricevere il più grande tenore vivente, una serata di settembre da mettere in cornice e tutta da assaporare, un’organizzazione di alta professionalità messa a disposizione dalla Due Punti Eventi di Thiene che ha deciso di installare un sistema di maxi schermo per farci godere una visione dello spettacolo a livello ottimale, supportati dal reportage di Via Vai che come in ogni occasione importante non finisce mai di stupirvi e di tenervi costantemente informati sui grandi eventi musicali. Quindi vi aspettiamo a Marostica e per una serata potremmo dimenticare i tanti problemi della vita quotidiana ascoltando la voce dell’usignolo che risponde al nome di Josè Carreras pronto per l’occasione a dare scacco matto!
Stefano
venerdì 10 settembre 2010
Il Giro della Rua. Evento di tradizione”, un convegno per conoscere storia e simbologia della Rua
Sabato 11 settembre prosegue il programma legato al ritorno del Giro della Rua, con un appuntamento aperto a chi desidera conoscere più da vicino il grande simbolo della città.
Alle 17, nella prestigiosa cornice delle Gallerie di palazzo Leoni Montanari, sede museale di Intesa Sanpaolo a Vicenza (contrà Santa Corona 25), il convegno dal titolo “Il Giro della Rua. Evento di tradizione” approfondirà le vicende e le simbologie della grande giostra attraverso sei secoli di storia cittadina.
La Rua face il suo debutto nel 1444 per volere dei nodari ma, quello che oggi è considerato il simbolo cittadino per eccellenza, nasceva come contorno scenografico della processione del Corpus Domini, rispondendo col passare dei tempi, ai cambiamenti politici che interessavano anche Vicenza. Per questo troviamo documentazione di una Rua con i vessilli francesi della rivoluzione, quelli austriaci o quelli fascisti.
I relatori Mauro Passarin, conservatore del Museo del Risorgimento e della Resistenza, monsignor Francesco Gasparini, direttore del Museo Diocesano di Vicenza, e Walter Stefani, biografo della Rua, approfondiranno il tema dal punto di vista simbolico, religioso e storico raccontando, attraverso i documenti del tempo, la vita politica, religiosa e popolare di Vicenza, in rapporto ai cambiamenti culturali che hanno caratterizzato i secoli scorsi.
Verrà proiettato inoltre il filmato sull'ultimo breve Giro della Rua del 1928, realizzato sotto una pioggia battente e di proprietà del professore Emilio Franzina. Si potrà così ammirare la Rua che oggi non possediamo più perché distrutta nei bombardamenti della seconda guerra mondiale.
Il macchinario ricostruito nel 2007 per volere dell'azienda municipale AMCPS in occasione dei suoi 100 anni di fondazione, protagonista della festa di sabato 4 settembre, rimarrà esposto in piazza dei Signori fino al 26 settembre.
Il giro della Rua è stato un vero successo grazie alla partecipazione di 1500 persone in corteo e alla presenza di un numeroso pubblico di oltre 10.000. L’obiettivo degli organizzatori, ora, è di farlo diventare un appuntamento fisso nel panorama delle manifestazioni cittadine, proseguendo in modo sempre rinnovato e contemporaneo un'antica tradizione, come dimostrazione di una solidarietà fatta di passione e volontariato.
L'ingresso alla conferenza è gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Per informazioni: laruadivicenza@yahoo.it, numero verde Gallerie di Palazzo Leoni Montanari 80057885.
Sabato 11 settembre prosegue il programma legato al ritorno del Giro della Rua, con un appuntamento aperto a chi desidera conoscere più da vicino il grande simbolo della città.
Alle 17, nella prestigiosa cornice delle Gallerie di palazzo Leoni Montanari, sede museale di Intesa Sanpaolo a Vicenza (contrà Santa Corona 25), il convegno dal titolo “Il Giro della Rua. Evento di tradizione” approfondirà le vicende e le simbologie della grande giostra attraverso sei secoli di storia cittadina.
La Rua face il suo debutto nel 1444 per volere dei nodari ma, quello che oggi è considerato il simbolo cittadino per eccellenza, nasceva come contorno scenografico della processione del Corpus Domini, rispondendo col passare dei tempi, ai cambiamenti politici che interessavano anche Vicenza. Per questo troviamo documentazione di una Rua con i vessilli francesi della rivoluzione, quelli austriaci o quelli fascisti.
I relatori Mauro Passarin, conservatore del Museo del Risorgimento e della Resistenza, monsignor Francesco Gasparini, direttore del Museo Diocesano di Vicenza, e Walter Stefani, biografo della Rua, approfondiranno il tema dal punto di vista simbolico, religioso e storico raccontando, attraverso i documenti del tempo, la vita politica, religiosa e popolare di Vicenza, in rapporto ai cambiamenti culturali che hanno caratterizzato i secoli scorsi.
Verrà proiettato inoltre il filmato sull'ultimo breve Giro della Rua del 1928, realizzato sotto una pioggia battente e di proprietà del professore Emilio Franzina. Si potrà così ammirare la Rua che oggi non possediamo più perché distrutta nei bombardamenti della seconda guerra mondiale.
Il macchinario ricostruito nel 2007 per volere dell'azienda municipale AMCPS in occasione dei suoi 100 anni di fondazione, protagonista della festa di sabato 4 settembre, rimarrà esposto in piazza dei Signori fino al 26 settembre.
Il giro della Rua è stato un vero successo grazie alla partecipazione di 1500 persone in corteo e alla presenza di un numeroso pubblico di oltre 10.000. L’obiettivo degli organizzatori, ora, è di farlo diventare un appuntamento fisso nel panorama delle manifestazioni cittadine, proseguendo in modo sempre rinnovato e contemporaneo un'antica tradizione, come dimostrazione di una solidarietà fatta di passione e volontariato.
L'ingresso alla conferenza è gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Per informazioni: laruadivicenza@yahoo.it, numero verde Gallerie di Palazzo Leoni Montanari 80057885.
Alimentazione ed emozioni
Emozioni e cibo
Dr.ssa Loredana Circi biologa - nutrizionista
loredana.circi@tiscali.it
C’è un posto, nel nostro corpo, dove ogni ricordo si trasforma in emozione. E’ questo un posto “magico” fatto sicuramente di cellule ma forse anche … di qualcosa di più.
Quante volte per esempio, un profumo che noi registriamo come gradevole o meno ci evoca il ricordo di una situazione, di un vissuto, di un posto a noi caro. Non tanto tempo fa, aprendo una vecchia credenza in cantina ho istantaneamente visto l’immagine di me bambina che prende il pane, quel pane cotto a legna di un tempo e di un luogo che non c’è più.
Come è possibile questo?, il pane non era lì presente, nella credenza non c’era nulla che evocasse visivamente quell’immagine, era rimasto semplicemente un odore, una molecola chimica fatta di “banalissimi” atomi che tuttavia hanno stimolato in me un ricordo.
Cosa c’è allora nella nostra mente che permette tutto ciò, chi è l’artefice di tutto questo?
Si chiama Amigdala, semplicemente dal greco…mandorla, un’area del cervello grande in media come la mandorla stessa .
L’amigdala, o mandorla delle emozioni, è da tempo ritenuta importante nei processi emotivi e coinvolta anche in una forma particolare di memoria che è quella emozionale. Uno studio recente ha, per esempio, identificato in quest’area profonda del cervello i meccanismi chimici che scatenano il sentimento della paura e non solo. Uno studio dell’Università della California ha rivelato che i due sessi utilizzano diversi lati dell’amigdala per immagazzinare ricordi di esperienze ad alto tasso di emotività. L’amigdala in pratica fornisce a ogni stimolo il livello ottimale di attenzione, lo arricchisce di emozioni e, infine, lo immagazzina sotto forma di ricordo.
Questo esempio ci serve per richiamare all’attenzione di quanto tutto ciò che facciamo quotidianamente è regolato, nel razionale e nel subconscio anche e soprattutto dalla nostra mente e quindi a maggior ragione si rafforza quel concetto di salute approvato dall’O.M.S che vede la salute come …“benessere fisico, psichico e sociale”.
Come un profumo, un odore, un’immagine possono evocare ricordi ed emozioni, ancora di più il cibo è in grado di personificare le nostre emozioni, anzi siamo noi stessi che, nella pratica quotidiana, con le nostre abitudini e talvolta in seguito alle nostre frustrazioni diamo al cibo dei significati del tutto diversi ed estremamente lontani dalla sua naturale essenza.
Quando torniamo a casa la sera, stanchi e innervositi da una giornata di lavoro, quando ci sentiamo soli, tristi, abbandonati, quando vogliamo gridare al mondo che ci siamo, ma anche quando ci troviamo in compagnia di amici o quando aspettiamo con ansia e gioia il ritorno di qualcuno a noi caro, il cibo esprime le nostre emozioni, il cibo fa parte di noi il cibo ci rappresenta. Sin dall’antichità il cibo esprime le emozioni di ogni persona, il cibo si offre, il cibo si accetta.
La neurodietologia è la scienza che studia gli effetti dell’alimentazione sul comportamento psichico e sociale. Essa evidenzia che la scelta oculata dei cibi permette di influenzare gli atteggiamenti comportamentali. Il terreno biochimico dell’organismo, determinato dai valori percentuali dei minerali organici, risultato di un adattamento a stress nutrizionali, fisici e psichici, influenza l’umore, la personalità e l’emotività.
La neurodietologia afferma che mangiare un cibo che piace particolarmente stimola il rilascio di ß-endorfine, proteine esaltanti il tono umorale. I variegati colori dei diversi cibi influiscono sul benessere psicofisico: ogni gradazione cromatica stimola la produzione di ormoni ed enzimi differenti, aiutandoci a stare meglio.
I cibi contenenti carboidrati (come pasta, riso, orzo, pane) possiedono proprietà sedative perché provvisti di un aminoacido, il triptofano, che induce la produzione di serotonina, un neurotrasmettitore cerebrale che stimola il rilassamento. Alimenti tranquillizzanti sono la lattuga, il radicchio rosso, ortaggi, cipolla e aglio; la frutta dolce, soprattutto le albicocche; il miele; il lievito di birra.
I legumi (particolarmente i piselli) attenuano la diffidenza; verdure come i pomodori, le patate e i peperoni agevolano il rilassamento liberando dal senso di solitudine e abbandono.
Cioccolato, cacao, caffè, tè, bevande a base di cola e alcol contengono sostanze nervine eccitanti il sistema nervoso.
Un’alimentazione eccessivamente ricca di carne e grassi saturi incrementa i livelli di aggressività predisponendo a collera, animosità, ira.
Un consumo eccessivo di prodotti animali in genere causa emozioni quali risentimento, senso di inadeguatezza, depressione, paura, instabilità emotiva, ostilità, perdita di controllo.
Una dieta monotona o sbilanciata intossica l’organismo provocando risveglio difficoltoso, bocca amara, lingua patinata, stato dell’umore peggiorato e instabile, pensiero negativo, irritabilità e ridotta creatività.
La neurodietologia conferma che scegliendo e calibrando opportunamente gli alimenti ingeriti si possono influenzare atteggiamenti psichici, reazioni emotive, tono umorale.
A questo punto vale la pena ricordare il detto: …….. “Siamo ciò che mangiamo”?
martedì 7 settembre 2010
8 settembre a Vicenza
22a edizione di “Mestieri in strada”, mercoledì 8 settembre in corso Fogazzaro e Piazza San Lorenzo
Mercoledì 8 settembre corso Fogazzaro e Piazza San Lorenzo ospiteranno la 22a edizione di “Mestieri in strada”, promossa dagli assessorati alla cultura e al turismo del Comune di Vicenza, e realizzata in collaborazione con la neo nata associazione “Vivere il centro” e con il supporto dell’Associazione Artigiani e Aim.
Dalle 9 alle 20 verranno rievocati i mestieri di inizio ‘900 con 25 figuranti in abiti d’epoca che fanno parte del Gruppo Presepisti Corte di Iverno, novità di quest’anno.
Si potrà quindi veder all’opera i battitori che conieranno sul posto le monete, il ferrariolo, l’arrotino, il cestaio, il vasaio; e poi le lavandaie, l’esperto di meridiane e sarà pure possibile scoprire l’arte della filatura a partire dai bachi da seta.
Si potrà vedere anche la macinatura delle spezie, molto in voga all’epoca e, per rallegrare ancor di più l’atmosfera, sarà presente un cantastorie.
Come da tradizione “Mestieri in strada” propone anche i sapori.
L’Italian food, con espositori provenienti da diverse regioni d’Italia, oltre che dalla nostra provincia e dal Veneto, avrà uno spazio privilegiato in piazza San Lorenzo, dove ritorneranno gli abituali frequentatori di “Colori e sapori”, già conosciuti e apprezzati dai vicentini durante il mercatino dello scorso 9 maggio.
La manifestazione ha riscosso numerose adesioni: sono stati infatti occupati tutti i posti disponibili.
Non mancherà l’animazione: per tutto il giorno verranno distribuiti ai bambini dei palloncini mentre al pomeriggio è previsto l’intrattenimento musicale affidato a Chano, un cantante vicentino, che proporrà musica d’autore in uno stile molto personale.
Il pranzo è servito
Il pranzo è servito
di Massimo Cipelletti - sociologo
La fluttualità del quotidiano ci concede frequentemente di alimentarci ma non di mangiare, apprezzando il piacere della tavola sociale. Ciò accade esclusivamente il fine settimana, sempre se in programma non vi è qualche evento prioritario che tralascia a pieno il momento conviviale per eccellenza. Sì, perché di questo si tratta.
Lo “stare a tavola”, eccezione portata per i pranzi solitari, è da considerarsi un rituale straordinario per i rapporti interpersonali, siano essi di famiglia che di amicizia. Nulla è più favorevole per il dialogo della realtà situazionale del convivio. Ci si rilassa, si prova piacere e si “stacca” dalla routine o dal ritmo della giornata. E poi quanti gli affari, specie nelle nostre zone nordiche, che nascono e si chiudono a tavola? Le famose “cene di lavoro” con clienti e potenziali tali. Oppure le “colazioni di lavoro”: molto diffuse nei centri di affari metropolitani.
Ecco che il pranzo, e diurno e serale sia, è uno dei momenti ai quali si dà o si dovrebbe fornire profonda attenzione e cura: dalla preparazione al consumo. I ritmi lavorativi, invece, ci inducono ad accelerare la pausa pranzo, se non a saltarla. Sminuiamo il momento, sviliamo questa tappa periodica invece per molti attesa con passione ed emozione.
E ancora, quante le conoscenze che si possono realizzare durante questo appuntamento?, pensiamo solo ai vicini di tavolo di un ristorante; piuttosto che al personale di servizio di una pizzeria; o ancora di quei freschi incontri avvenuti durante l’aperitivo. Una situazione che ci predispone ad aprirci e confrontarci, che muove la nostra curiosità e apre le nostre menti che vanno ad arricchirsi di esperienza raccontata ed immaginata.
Ma non sono solo gli impegni professionali che riducono il peso del pranzo, giacché a contribuirvi sono altresì gli innumerevoli e diffusi fast-food che, per quanto fascinosi e con cibi appetitosi, ci veicolano verso l’individualismo del nostro vassoio che, paradossalmente, diviene il miglior compagno di tavolo. Ci si aliena dal resto, si consuma in fretta e con gusto intenso perché il tutto deve durare non poco, bensì il meno possibile. Qualcuno ci può parlare ma il protagonista indiscusso riamane il cheese-burger di turno; il resto passa in secondo piano.
Per fortuna nei Paesi mediterranei forte è il rito del sedersi a tavola e quindi arduo diventa scalfire un’usanza che ci rende celebri verso altre popolazioni e che spesso viene emulata, peraltro con scarsi risultati.
Forse un maggiore rispetto di noi stessi ci concederebbe anche di raggiungere anche traguardi, e nel lavoro e nella vita, superiori. Ma quest’ultima è solo una personale opinione.
Un amore di cucina
Un amore di cucina
di Patrizia Landini
Amata e curata, odiata e trascurata, profumata e linda, trasandata e vuota:
la cucina è essenzialmente un luogo dell’anima, perché cucinare può significare amare, ma anche il suo contrario.
Non tutti sono legati a questo ambiente e, in esso, non tutti si trovano a proprio agio ed è anche vero che molte volte, proprio perché ci si esprime con creatività, tende a rispecchiare la personalità di chi la frequenta maggiormente.
Spesso rivela delle particolarità inaspettate e sorprendenti, come quando visiti la casa di chi ti appare molto ordinato e preciso nei gesti e nell’abbigliamento e scopri che possiede, invece, una cucina variopinta e zeppa di barattoli e spezie in bella mostra.
Se vi capita, prestate attenzione alle cucine che visitate, io le trovo sempre rivelatrici della persoanlità di chi le abita.
E, in base a queste osservazioni, ho potuto notare che le persone che appaiono piuttosto svagate e distratte hanno, per contro, cucine classiche in perfetto ordine e pulitissime e viceversa.
In ogni caso, “perfettini” o “pasticcioni” che siamo, preparare un piatto con tutto il nostro cuore ha un significato enorme per le persone care che lo gusteranno e, permettetemi questa digressione metafisica, l’energia che impieghiamo per assolvere, specie noi donne, a questo compito, si trasforma e agisce come un ingrediente segreto nelle nostre preparazioni.
Non è un caso che si dica “cucinato con amore” per un piatto particolarmente seguito, curato e che è riuscito davvero bene.
La scelta degli ingredienti, la loro qualità, la realizzazione serena, attenta e senza fretta, seguendo la cottura senza distrarsi, ecco, questa potrebbe essere la giusta filosofia per cucinare bene.
La sola presenza fisica non basta, serve quella particolare diligenza e voglia di riuscita che si applica quando mettiamo davvero la nostra attenzione e consapevolezza in tutti i nostri gesti.
Confesso, non sono una grande cuoca, e posso portare un’intera famiglia a testimone, ma, anch’io, ancora così lontana dal trovare soddisfazione nelle preparazioni di tutti i giorni, sento che lo spirito giusto per cucinare è proprio quello di farlo con in mente non la sola ricetta, ma i volti e i sorrisi di chi amiamo.
Sperando proprio che l’amore possa sopperire all’incapacità, all’inesperienza o alla semplice distrazione.
E chi vive da solo, per chi cucinerà con amore?
E’ naturale: chi dobbiamo amare di più, se non noi stessi?
Allora, ecco risolto il dilemma: cuciniamo solo con amore, per noi stessi e per gli altri.
Proviamo la cucina dell’anima e assaporiamone il risultato.
Io scommetto che sarà squisitamente amorevole.
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